Ci sono città, paesini, vie e luoghi simbolo che hanno caratterizzato un film e lo hanno reso unico proprio per il posto in cui è stato girato. Sono numerosi i titoli delle pellicole che hanno, tra i protagonisti, proprio l’Italia. Non solo produzioni italiane (che hanno fatto anche il giro del mondo) ma anche progetti internazionali che hanno scelto il noto ‘Belpaese’ come scenografia voluta e cercata. Per aggiungere quell’elemento specifico che rende speciale una storia da raccontare. Ecco qualche esempio di pellicole famose dove le location nostrane hanno avuto un ruolo fondamentale.
Vacanze romane
Impossibile non partire dal film del 1953, con la regia di William Wyler, interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn. La storia capovolge la vicenda di Cenerentola, rese celebre in tutto il mondo la Hepburn, che prima di allora aveva interpretato solo ruoli secondari. Inoltre rese famosa anche la Vespa Piaggio, in una scena clou che vede i due personaggi principali viaggiare per le vie di Roma, insieme, abbracciati.
La trama è nota a quasi tutti: la principessa Anna (Audrey Hepburn) è in visita a Roma per l’ultima parte del suo viaggio diplomatico. Dopo una crisi di nervi. Il medico di corte decide allora di somministrarle un calmante affinché si riposi ma, prima che il sedativo faccia effetto, riesce ad andarsene dal palazzo e ad addentrarsi nelle piccole vie di Roma, dove si perde. Viene trovata mezza addormentata da un affascinante reporter statunitense, Joe Bradley (Gregory Peck), che la aiuta e la fa riposare nel suo appartamento. Il giorno dopo, capisce chi è la sua ospite e promette al suo capo un articolo esclusivo su di lei. Con la complicità di un amico fotografo si offre di farle da guida per una giornata di relax tra le meraviglie di Roma. Ma la giornata si rivela una sorpresa per entrambi…
Chiamami col tuo nome
Il film di Luca Guadagnino è ambientato in Italia ma cambia, in alcune scelte registiche, i luoghi presenti nel romanzo omonimo dal quale è tratto. La pellicola cambia dal romanzo in diversi modi spostando Bordighera, sulla Riviera ligure alle campagne di Crema, in Lombardia. E anche il luogo del breve viaggio finale di Oliver ed Elio è cambiato e i due si trovano a Bergamo rispetto all’originaria Roma. Guadagnino ha inoltre scelto di modificare l'ambientazione dal 1987 del romanzo al 1983, spiegando che considera i primi anni '80 come la fine di un’epoca storica.
L’Italia e le campagne della zona di Crema sono protagoniste insieme a Oliver ed Elio del racconto stesso, tra ville e natura, senza nessun elemento inserito a caso.
Il postino
La regia di Michael Redford ci ha regalato l’ultima e indimenticabile interpretazione di Massimo Troisi ne Il postino, che mostra scorci suggestivi di Pantelleria, Procida e delle Eolie. L’ambientazione del film assume un ruolo fondamentale, volutamente scelta da parte di Radford, di Troisi e dei co-sceneggiatori Furio e Giacomo Scarpelli.
Nella realtà, Neruda abitò effettivamente un periodo nel sud Italia, in Campania, e il film decide di agganciarsi a questo passaggio cambiando l’ambientazione scelta nel romanzo dal quale è tratto, dello scrittore cileno Antonio Skarmeta. Nelle pagine del libro la storia era ambientata a Isla Negra, vicino alle coste del Cile.
La saga dell’agente 007
In questo caso dobbiamo citare diversi titoli perché James Bond ha dimostrato di amare più volte il nostro Paese. Non possiamo non citare Venezia in “Dalla Russia con amore”, “Moonraker” e “Casino Royale”, poi la magica Roma e il Vaticano in “Spectre”. Spazio anche a Siena nel capitolo “Quantum of Solace” (dove troviamo anche i laghi di Garda e di Como), passando per Cortina d’Ampezzo in “Solo per i tuoi occhi”. Presente anche la Sardegna nel film “La spia che mi amava” e Matera per “No time to die”. In totale, nella saga cinematografica, l’agente 007 ha visita ben 49 Paesi ma a Venezia è tornato in ben tre occasioni diverse.
Mangia Prega Ama
Diretto da Ryan Purphy, il film vede come protagonista Julia Roberts nei panni di Elizabeth Gilbert. La donna ha una vita apparentemente invidiabile: ha un marito che la ama, una bella casa e un lavoro che apprezza. Ma tutto questo sembra non essere sufficiente per renderla felice. E così sente crescere in lei il desiderio di allontanarsi da tutto. A distanza di 3 anni dal difficile divorzio da Stephen e dopo una tormentata storia d'amore con David, sceglie di abbandonare tutto, compresa la sua amica Delia, per fare un viaggio nel mondo, in solitaria. E L’Italia è una di queste tappe ed è diventata il simbolo stesso della pellicola.
Elizabeth rimane quattro mesi in Italia e visita Roma, Napoli, accanto a Giovanni e a una ragazza svedese. Si avvicina ai piaceri della buona cucina italiana, ingrasso anche dodici chili e inizia a godere il sapore della vita senza impegni e costrizioni, semplicemente un quotidiano cullato nel dolce far niente.
La dolce vita
“Marcello, come here!” Questa celebre frase pronunciata da Anita Ekberg e rivolta a Mastroianni basterebbe per aprire la mente alla celebre immagine nella Fontana di Trevi a Roma. La storia è ambientata nella Capitale mondana degli anni ’60 e racconta, attraverso diversi episodi, luci e ombre della società capitolina dell’epoca. Vive la sua vita, tra servizi fotografici e apparizioni spirituali da sbattere in prima pagina. Frequenta l’alta società romana e partecipa a sedute spiritiche e particolari giochi di seduzione. Ma, in realtà, Marcello è stanco e insoddisfatto di inseguire una vita che sente non essere quella che davvero desidera. Alla regia di questo cult c’è Federico Fellini.
Il padrino
La terra protagonista di questa saga cinematografica è quella selvaggia Sicilia utilizzata per fare da sfondo alle scene d'esilio di Michael Corleone. Possiamo vedere i villaggi medievali di Savoca e Forza d’Agrò, tra il vulcano Etna e il Mar Ionio. Tra gli altri luoghi che appaiono anche il Bar Vitelli (in realtà è Palazzo Trimarchi), dove il boss incontra la sua futura moglie Apollonia, e la Chiesa di San Nicolò, luogo delle nozze e della processione.