Giovedì 29 Agosto 2024

Dalla letteratura al cinema, il libro Premio Strega ‘L’età fragile’ diventerà un film

Il romanzo di Donatella Di Pietrantonio rievoca un tragico episodio di cronaca avvenuto nel 1997 sulla Maiella

 ‘L’età fragile’ diventerà un film

‘L’età fragile’ diventerà un film

In futuro ‘L'età fragile’ di Donatella Di Pietrantonio, vincitore del Premio Strega e dello Strega Giovani del 2024, sbarcherà al cinema. Ad acquisire i diritti del romanzo, infatti, sono stati Indigo Film e HT Film. “Siamo entusiasti di poter lavorare su una storia che esplora la sopravvivenza e la fragilità come elementi intrinseci dell'esistenza umana” hanno dichiarato i produttori. “La vulnerabilità è il filo conduttore che unisce tutti i personaggi, sia nel passato che nel presente, riuscendo a rappresentare con grande profondità la complessità delle relazioni umane in un contesto che offre un forte potenziale cinematografico”.

La scrittrice

Di Pietrantonio, abruzzese, ha pubblicato il suo primo romanzo alle soglie dei 50 anni e in meno di 15 anni ha scritto altri quattro libri, riscuotendo un grande successo di pubblico. Il suo romanzo più celebre, ‘L’Arminuta’, uscito nel 2017, ha venduto circa 400mila copie. Prima de ‘L’età fragile’ è stato proprio ‘L’Arminuta’ la prima opera di questa scrittrice a essere trasposta sul grande schermo. Per questa pellicola, tra l’altro, Di Pietrantonio ha ottenuto un David di Donatello, con Monica Zapelli, per la miglior sceneggiatura adattata. ‘L’Arminuta’, inoltre, ha vinto il Premio Campiello. Nel 2021 era stato finalista allo Strega anche ‘Borgo Sud’.

La trama

Amanda sale al volo su uno degli ultimi treni disponibili e fa ritorno al suo paesino d’origine, vicino a Pescara, un posto da cui in precedenza era fuggita. Ma qualcosa, dentro di lei, ormai si è spento. Sua madre glielo legge negli occhi. Vorrebbe proteggerla da tutto, ma non può nasconderle qualcosa di molto serio… Sotto il massiccio del Dente del Lupo, nel complesso del Gran Sasso, su un terreno che appartiene alla loro famiglia su cui hanno messo gli occhi alcuni speculatori del campo dell’edilizia, si possono notare ancora i resti di un campeggio dove tanti anni prima si è consumata una tragedia.

Fatto di cronaca

All'origine di questo nuovo lavoro di Donatella Di Pietrantonio c'è un episodio di cronaca che risale al 1997 e che è accaduto nel cuore dell’appennino abruzzese. Il riferimento è al delitto del Morrone, in cui furono trucidate due ragazze in escursione sulla Maiella.

Ha spiegato la scrittrice: “All'epoca, non so come, me lo ero lasciato un po' scivolare addosso, quel fatto. Era fine estate, forse ero lontana. Non lo avevo veramente elaborato questo crimine efferato accaduto proprio nella mia terra e poi, quando meno me lo aspettavo, un giorno davanti al paesaggio innevato delle nostre montagne, è affiorato questo ricordo che mi ha mosso qualcosa di profondo”. Ha aggiunto Di Pietrantonio: “Non avevo mai voluto prima scrivere di violenza di genere perché avevo paura che risultasse un'operazione un po' programmatica e invece questa volta sono stata colta dalla necessità”.