Martedì 11 Marzo 2025
MANUELA SANTACATTERINA
Cinema e Serie Tv

La versione di Ambra: "Sì, anche noi donne sappiamo essere spietate"

Angiolini protagonista con Anna Ferzetti di “BFF-Best Friends Forever”. "Ne combiniamo di tutti i colori, come gli uomini. A volte serve riderci su"

Ambra Angiolini, 47 anni

Ambra Angiolini, 47 anni

Roma, 11 marzo 2025 – "Non solo mi rivedo in Virginia , ma l'ho anche peggiorata". Ambra Angiolini rivendica con orgoglio e un pizzico di ironia il lavoro fatto sul suo personaggio in BFF – Best Friends Forever , commedia da venerdì su Paramount+ diretta da Andrea Fazzini e Alessandro Pavanelli e distribuita da Adler Entertainment. L'attrice interpreta Virginia, quarantenne di successo come la sua migliore amica Anna (Anna Ferzetti). Il loro è un rapporto solido, ma basato su una competitività spietata . Quando si innamorano entrambe del carismatico chirurgo Diego (Massimo Poggio), tra le due si scatena una lotta senza esclusione di colpi.

"Le versioni maschili dei nostri personaggi ci sono già state al cinema, da Tarantino in poi. A quel punto mi sono detta: perché non spingiamo?", spiega l'attrice incontrata a Roma reduce da una tappa dello spettacolo teatrale Oliva Denaro – dove si è lesionata un muscolo del polpaccio – che terminerà il 4 maggio al Teatro Franco Parenti per poi essere protagonista de La bella regina di Leenane di Martin McDonagh.

"Ci siamo fermati al 70%. Ma fosse stato per me sarei arrivato al 250%. Ho pensato: se faccio la matta, la faccio fino in fondo. Ma qui la motivazione non c'è. Certe volte gli stronzi sono stronzi, non si devono salvare. A forza di farlo siamo arrivati ​​ad avere le cronache piene di questi personaggi orrendi. Così mi sono immaginata una stronza senza salvezza".

In BFF – Best Friends Forever Anna e Virginia ne combinano di tutti i colori per ottenere le attenzioni di Diego e questo si traduce in situazioni paradossali. "Ci piaceva raccontare questo gioco senza nessun'altra ambizione se non quella di ridere anche dell'aspetto femminile portato all'estremo. Ci siamo sempre dipinte come quelle che alla fine devono pagare un conto. Loro non lo fanno, anzi lo girano al prossimo. So che può far strano perché nelle commedie che devono far ridere siamo sempre quelle che perdono i vestiti sotto la doccia", continua Angiolini.

In un periodo storico in cui, finalmente, il pubblico mette sempre più al centro la donna, l'attrice riflette: "Non sono contro il genere maschile. Ma se fossi un uomo scenderei per primo in piazza contro chi compie azioni ignobili contro le donne. Invece, ancora una volta, siamo scese prima noi".

"Quante volte se un operaio muore manifesto? – continua Angiolini – Quella morte mi riguarda. E non perché è un uomo o una donna, ma perché è un essere umano che sta subendo l'ingiustizia di una società che non funziona. Mi sento in dovere di farlo. Contro i femminicidi non è lo stesso".

Una lunga carriera divisa tra cinema, tv e teatro e tanti personaggi sempre diversi. Il comune denominatore, però, è quello di non essere mai convenzionali. "Il cuore me l'hanno dato in dotazione, e io ho scelto di usarlo. In teatro lo faccio succedere tutte le sere. Quella è la mia zona di denuncia, di impegno sociale, di voglia di incontrare persone e scuoterci insieme. Le mie battaglie, come quella sui disturbi alimentari, me le sono scelte. Mi prendo tutte le responsabilità delle cose che mi sono capitate o che ho scelto. Oggi dico che è più un mio merito che una colpa", racconta Angiolini.

"Franca Viola dice che portare la vittima in pubblico non significa vergognarsi, dovrebbe farlo chi è sotto processo. Come società ci abbiamo messo tanto per accettarlo, per cui mi prendo la responsabilità. Soprattutto quando mi rendo conto che sto portando alla luce qualcosa che servirà ad altri per capire chi è il vero responsabile. Negli armadi ho solo vestiti, niente scheletri. Quindi paura non ne ho".