Dopo il passaggio alla Mostra del cinema di Venezia, dove non ha vinto premi, giovedì 15 settembre 'L'immensità' esce nelle sale cinematografiche italiane. Si tratta del nuovo film di Emanuele Crialese ed è interpretato dalla star Penélope Cruz. La critica ha sentenziato che non siamo di fronte al lavoro migliore di Crialese, ma che si sono comunque ragioni di interesse.
'L'immensità', tutto sul film
La trama si svolge negli anni Settanta, a Roma. Al centro della scena c'è una famiglia media: moglie e marito non si amano più (si sono mai amati?) e lui la tradisce con la segretaria. La coppia ha tre figli: Adriana, Gino e Diana. Ed è la dodicenne Adriana a diventare il centro gravitazionale di tutto: si percepisce e si identifica come uomo e sceglie di adottare il nome di Andrea. Questo porta scompiglio nei fragili equilibri famigliari. Ma Andrea incontra la coetanea Sara, che accetta la sua identità di genere, e si prende una cotta per lei. Condividono la medesima sensazione di essere ai margini e questo rafforza il loro legame. 'L'immensità' è un film molto personale, per Emanuele Crialese, un progetto che ha accarezzato per anni ma che ha dovuto rimandare fino a sentirsi davvero pronto per affrontarlo. L'ha fatto portando in dote un curriculum di tutto rispetto, che l'ha segnalato come autore di grande valore: vedi titoli come 'Repiro' (2002), 'Nuovomondo' (2006) e 'Terraferma' (2011). Il risultato è un lungometraggio "sulla memoria", ha detto Crialese, e "come tutti i miei lavori, in fondo è prima di tutto un film sulla famiglia: sull'innocenza dei figli e sulla loro relazioni con la madre".
Le recensioni, cosa ne pensa la critica
Dopo la presentazione alla Mostra del cinema di Venezia, la critica internazionale ha pubblicato recensioni mediamente positive, ma senza entusiasmi. Molti speravano che Crialese dimostrasse quella forma smagliante alla quale ci ha abituati, e il fatto che 'L'immensità' sia meno riuscito dei sui film precedenti ha pesato sul giudizio complessivo. Provando a riassumere i vari pareri, potremmo dire che la cornice pop, con numerose canzoni d'epoca, ha convinto. Sicuramente non è passato inosservato il fatto che 'L'immensità' è un film molto sentito e personale, ma ha lasciato perplessa la tendenza di Crialese a dribblare alcuni nodi narrativi cruciali, alla ricerca di una leggerezza che a tratti è sembrata rinunciataria.
Il trailer