‘Disclaimer – La vita perfetta’ è una serie tv da vedere. Disponibile per gli abbonati di Paramount+, vede impegnato nella regia Alfonso Cuarón, e tra i protagonisti principali Cate Blanchett e Kevin Kline. La storia si dipana in due spazi temporali diversi fra di loro ma accomunati dalla storia dei giorni nostri. Catherine è una acclamata autrice di documentari, realizzata, ricca e con un marito complice. La vita sembra sorriderle fino a quando, un giorno, riceve un libro misterioso che racconta quello che lei ha fatto diversi anni prima. E la donna si ritrova inghiottita da un incubo e un passato che voleva dimenticare. Oltre al ruolo principale di Cate Blanchett, Kevin Kline veste i panni di un altro personaggio chiave della storia, Stephen Brigstocke.
Stephen Brigstocke e l’interpretazione convincente di Kevin Kline
Senza spoilerare nulla di determinante, il personaggio di Stephen emoziona e sconvolge lo spettatore. Segnato una vita ormai diventata anonima e senza più un senso, ritrova improvvisamente un motivo per cui continuare la propria esistenza, con un nuovo equilibrio, tra dolore, riscatto e vendetta. Nella serie tv, Kevin Kline interpreta Stephen da anziano e come uomo di mezza età, in anni e situazioni diverse, prima che la sua vita cambiasse per sempre e si spegnesse ogni barlume di gioia e di serenità. La critica ha apprezzato l’intensa interpretazione che sembra rendere quasi palpabili le emozioni e gli stati d’animo differenti che vive e raffigura. Un meritato ritorno al successo per uno degli attori simbolo degli anni Ottanta e Novanta.
I film più noti di Kevin Kline, da “La scelta di Sophie” a “Wild Wild West”
Accanto a Meryl Streep è stato protagonista di “La scelta di Sophie”, giudicato ancora oggi tra i 100 film più belli di sempre. Negli anni a seguire, Kevin Kline è poi apparso in altre pellicole celebri come Il grande freddo (1983) o la commedia cult Un pesce di nome Wanda. Per il ruolo di Otto West ottenne anche un Premio Oscar (oltre ai riconoscimenti generici per Miglior Film e Miglior Sceneggiatura originale). Ha spaziato nei generi, dal thriller Giochi d’adulti a Creature Selvagge, uscito nel 1997. In questo caso, tornò il cast originale di Un pesce di nome Wanda, chiaramente per bissare il successo di quel titolo ma, in verità, fu un vero e proprio insuccesso. In quello stesso anno, però, poté consolarsi grazie al boom di “In&Out”, record d’incassi. Dopo essere passato dalla commedia al sentimentale Sogno di una notte di mezza estate, fu partner sul set di Will Smith per il film Wild Wild West, uscito nel 1999. Non fu un flop ma ottenne un successo inferiore alle aspettative e venne massacrato dalla critica. Tra le altre pellicole, possiamo citare Amanti, amanti e… di Ivan Reitman e Dove eravamo rimasti (ritrovando collega sul set Meryl Streep). Ma, negli ultimi tempi, il successo degli anni d’oro si era appannato, ingiustamente. Poi, il ritorno sulle scene con “Disclaimer” ha riportato la meritata attenzione alla bravura dell’attore. Una scelta vincente dal momento che questo titolo è l’unica serie tv alla quale ha partecipato, nel corso della sua carriera. E che gli sta riportando il consenso di critica e pubblico.