Venerdì 19 Luglio 2024

Il fenomeno del K-drama e il successo delle serie tv in streaming

Anche in Italia hanno sempre più successo i serial sud coreani, per quale motivo piacciono così tanto?

Il fenomeno del K-drama

Il fenomeno del K-drama

Ormai non sono più una novità i K-Drama ma, anzi, sono diventati sempre più un punto fisso e una sicurezza nella programmazione delle varie piattaforme streaming. Insieme a prodotti italiani e a serie tv americane (e spagnole), questo genere di produzioni ha conquistato sempre più pubblico anche nel nostro Paese. Si può parlare di fenomeno di massa con titoli ormai diventati classici e seguitissimi. A seguire la storia del K-Drama e qualche suggerimento su serie tv diventate ormai quasi cult.  

La nascita del K-Drama e il boom delle produzioni tv sud coreane

I K-Drama, ovvero i drama coreani, sono conosciuti anche come Koreanovela e sono quelle produzioni realizzate nella Corea del Sud. Nonostante in Italia siano diventati sempre più noti negli ultimi anni, la loro origine è molto antica, basti pensare che hanno iniziato a essere prodotti all'inizio degli anni '60. In quel periodo storico, la visione era esclusivamente a livello nazionale fino alla nascita della Korean Wave (la corrente coreana) negli anni '90. Da allora hanno raggiunto sempre più una notevole fama internazionale, conquistando milioni e milioni di spettatori in tutto il mondo. Se negli anni Settanta le produzioni erano limitate a livello di budget ed erano pensate solo per una visione locale del programma, tutto cambiò quando, a partire degli anni Ottanta, sempre più televisioni diventarono a colori. L’attenzione e la cura dei dettagli e delle trame portò i K-Drama ad essere popolari anche oltre i confini, raggiungendo – negli anni Novanta – luoghi precedentemente impensabili, come il Giappone e la Cina. Insieme alla musica k-pop, i drama ottennero sempre più riscontro con il boom della Korean Wave con la messa in onda, oltre i confini coreani. A partire dal 2010, con l’ascesa e l’arrivo dello streaming online - diventato di fruizione e uso comune – i K-Drama vennero intercettati da Netflix che si accorse, per prima, del crescente interesse del pubblico nei confronti di queste produzioni. Dapprima acquistò i diritti dei prodotti già esistenti per poi, una volta resasi conto del favore del pubblico, iniziare a produrne di nuovi, finanziando sempre più la produzione dei drammi coreani sulla propria piattaforma streaming. Per farvi un esempio concreto, qualche anno fa, nel 2022, Netflix ha rivelato che su 221 milioni di abbonati, 6 persone su 10 avevano guardato un programma coreano nell'ultimo anno. Per questo motivo, qualche mese dopo, nell'aprile 2023, ha assicurato che avrebbe investito 2,5 miliardi di dollari nel settore, sicuro dei guadagni ottenuti. Il crescente successo delle fiction coreane ha portato ad un vero e proprio impatto economico nella Corea del Sud. Nel 2022, ben 561,3 milioni di dollari di contenuti televisivi coreani sono stati venduti all'estero. Facendo un paragone con l’anno precedente, è stato sottolineato un aumento del 29,6% rispetto al 2021. I K-drama hanno avuto un tale successo e hanno portato introiti talmente elevati da balzare al primo posto delle fonti di guadagno per la Corea del Sud, superando prodotti che, fino a qualche tempo prima, erano il simbolo economico del paese come le batterie secondarie e i veicoli elettrici. Per questo motivo, è stato sottolineato anche un aumento della ‘forza lavoro’ che ha visto, nell’industria dell’intrattenimento, l’assunzione di decine di migliaia di persone, necessarie per poter soddisfare la domanda/offerta del mercato. Inoltre, non è da sottovalutare anche il richiamo della Corea del Sud per quanto riguarda il turismo. Luoghi diventati simbolo in serie tv cult sono diventate mete per centinaia e centinaia di fan dei k-drama, interessati a visitare, in prima persona, il Paese e i luoghi conosciuti solo grazie alle fiction.

K-Drama, alcuni titoli da non perdere

Anche in Italia, come già anticipato, i K-drama hanno conquistato centinaia di migliaia di fan. Ma quali sono i titoli più noti e apprezzati dal pubblico? Vi segnaliamo alcune fiction da non perdere se siete interessati a scoprire questo mondo. Partiamo da “Mad for Each Other”. Un uomo e una donna sono vicini di casa e in cura dalla stessa psichiatra. La cosa li infastidisce inizialmente, ma si ritrovano a non poter stare lontani l'uno dall'altra. Tredici episodi con la storia “enemies-to-lovers” che punta sull’originalità e rifugge dall’essere banale. “Something in the rain” è del 2018 e vede come protagonista Yoon Jin-ah (SonYe-jin). Ha trent’anni e sente di non aver ancora trovato il suo posto nel mondo. Ma, un giorno, la sua vita cambierà grazie all’incontro inaspettato con Seo Joon-hee (Jung Hae-in), fratello minore di una sua amica d’infanzia. Dove aver incontrato e superato qualche ostacolo, la ragazza si rende conto di non aver mai visto il giovane da un punto di vista sentimentale e si ritrova ad arrendersi all’amore che nasce dentro di lei. “Tweny-Five, Twenty-One” è incentrato nel mondo della scherma. Tra i K-drama di maggior successo anche in Corea, racconta la storia di un gruppo di amici-nemici schermidori in Asia, dopo il terribile crack finanziario del 1997. Kim Min-chae (Choi Myung-bin) è figlia dell’ex-campionessa di scherma Na Hee-do, e si ritrova a vivere a casa della nonna durante la pandemia di Covid del 2020. Mentre è tra le mura di casa, trova il diario della madre. A quel punto iniziano viaggi nel passato che mostreranno come “la Storia tende a ripetersi” e madre e figlia capiranno di non essere così diverse tra di loro e che le loro vite, tra speranze e sogni nel futuro e primi amori tormentati si somigliano più di quanto siano disposte ad ammettere. “It’s Ok not to be Ok” è una delle serie più apprezzate degli ultimi anni. Al centro della trama il trauma subìto dai fratelli Moon Gang-tae (Kim Soo-hyun) e Sang-tae (Oh Jung-se) dopo la morte violenta della madre, a cui il giovane Sang-tae, affetto da autismo, ha assistito in prima persona. Per questo è ossessionato da incubi e visioni. I due fratelli cambiano città ogni volta che le allucinazioni si materializzano nuovamente fino all’incontro con una scrittrice di libri per l’infanzia Ko Moon-young (Seo Yea-ji), anche lei affetta da disturbi che le impediscono di inserirsi nella società in cui vive. Inaspettatamente, tra Gang-tae e Moon-young scatta la scintilla...