Dieci anni di messa in onda, dal 1994 al 2004, decine di premi vinti, tra cui un Emmy nel 2002, e la paternità del tormentone "fare come Ross e Rachel" diventato uso comune nel parlare quotidiano: eppure, neanche "Friends" è immune al profondo cambio di sensibilità del pubblico contemporaneo. A farlo notare è direttamente Jennifer Aniston, 54 anni, storica interprete di quella Rachel Green che, insieme al suo gruppo di amici formato da Monica Geller (Courteney Cox), Phoebe Buffay (Lisa Kudrow), Ross Geller (David Schwimmer), Chandler Bing (Matthew Perry) e Joey Tribbiani (Matt LeBlanc), ha fatto breccia nel cuore di centinaia di migliaia spettatori.
Questione di sensibilità
"C'è un'intera generazione di persone che trova offensivi gli episodi dello show", ha affermato Aniston in un'intervista con AFP in occasione della promozione del suo nuovo film con Adam Sandler. "Murder Mystery 2". "Alcune cose presenti non erano intenzionali - ha spiegato l'attrice, ripensando alle dieci fortunate stagioni della serie - e altre... beh, avremmo dovuto pensarci su, ma non credo ci fosse una sensibilità come quella di adesso". L'attrice ha quindi spostato la sua attenzione su Friends in particolare, sottolineando che quando lo spettacolo andava in onda negli anni '90, era divertente e le persone guardavano oltre alcune delle riprese potenzialmente più controverse della sitcom.
Tempi duri per la commedia
Secondo la star, l'approccio del pubblico al genere della commedia è cambiato molto nei decenni trascorsi dalla messa in onda dei primi episodi di "Friends". "Ora è un po' complicato – ha spiegato Aniston – bisogna fare molta attenzione. La commedia ha la sua forza nel fatto che ci permette di prendere in giro noi stessi, la vita". Ai tempi dello show, "si poteva scherzare su un bigotto e riderne su. Si trattava di mettere in luce quanto fossero ridicole le persone. Ora non ci è più permesso farlo". Riflettendo sul tema, Aniston ha detto che questa evoluzione dei gusti potrebbe essere stata una delle cause per cui ultimamente circolano molti meno prodotti comedy. “Il mondo ha bisogno di umorismo", ha dichiarato. "Non possiamo prenderci troppo sul serio, specialmente negli Stati Uniti”.
Le critiche sulla diversità
Negli ultimi anni, "Friends" è stato criticato per una carente rappresentazione di diversità nel cast. I volti dei protagonisti sono tutti di attori bianchi e solo ruoli marginali sono stati occupati da interpreti come Gabrielle Union, Mark Consuelos, Craig Robinson e Lauren Tom. Solo Aisha Tyler è apparsa in maniera ricorrente nelle stagioni finali nella parte di Charlie, una delle fidanzate di Ross Geller.
La risposta degli autori
Le menti dietro la serie tv cult degli Anni 90 Marta Kauffman e David Crane, così come e il il produttore e regista Kevin Bright hanno provato a rispondere alle critiche in occasione di "Friends: The Reunion", lo speciale del 2021 che ha riunito tutto il cast sul celebre set dei Warner Bros. Studios. Col senno di poi e con lo sguardo di oggi, lo show sarebbe stato differente. "Ci sono – ha detto Kauffman all'Hollywood Reporter - un centinaio di cose che avrei fatto diversamente. Ne ho parlato in passato e provo sentimenti forti a riguardo, ma d'altronde all'epoca non avevo certe consapevolezze".
L'opinione di Lisa Kudrow
Anche Lisa Kudrow, volto di Phoebe Buffay, ha detto la sua riguardo alla mancanza di diversità in "Friends". "Lo spettacolo – ha detto l'attrice in un'intervista del 2022 – è stato scritto da persone che si sono basate sulle loro esperienze di vita dopo il college. Si parla di ciò che si conosce. [Kauffman e Crane] non avevano motivo di scrivere storie sulle esperienze di una persona di colore, dato il loro background".