Venezia, 5 settembre 2023 – Un’altra storia di donna in trappola. Un altro ritratto femminile disegnato con delicatezza, con tenerezza, con amore. Come aveva fatto con Lost in Translation, quando mostrava Scarlett Johansson perduta ad aspettare un marito musicista che la abbandonava in un hotel di Tokyo. O come in Maria Antonietta, in cui mostrava una regina prigioniera dei lussuosi corridoi di Versailles. Con Priscilla, il film su Priscilla Presley presentato in concorso alla Mostra del cinema, Sofia Coppola racconta di una ragazzina catapultata in un mondo enormemente più complicato, prepotente, più adulto di lei. La moglie bambina di una star: un Elvis Presley innamorato ma distratto, che la tradisce, la trascura, le fa perdere l’autostima, e la relega nella gabbia dorata di Graceland.
Sono sempre ritratti di donna, e sempre ritratti di donne giovanissime, delicate, ferite quelli che Sofia Coppola ci consegna, fin dai tempi del suo esordio, Il giardino delle vergini suicide. Solo che questa volta c’è un elemento in più: il personaggio di Sofia Coppola esiste, ed era ieri nella sala stampa.
Priscilla Presley, che oggi ha 78 anni, e che quest’anno ha dovuto subire lo straziante dolore della perdita dell’amatissima unica figlia avuta con Elvis, Lisa Marie Presley, scomparsa prematuramente lo scorso gennaio, vorrebbe rimanere nell’ombra. Siede, in silenzio, in prima fila. Ha scelto di non far parte del panel degli autori del film, che pure è tratto dalla sua autobiografia, Elvis ed io, uscita in Italia per Sperling & Kupfer.
Però, poi, sollecitata dalla domanda di una giornalista più coraggiosa degli altri, inizia timidamente a parlare, e poi si scioglie. "È difficile guardare un film su se stessi, sulla propria vita, sul proprio amore", e mentre lo dice si commuove. "Ho dato a Sofia tutti i ricordi che avevo. È stato sempre difficile per i miei genitori capire l’amore che Elvis aveva per me. Elvis mi ha raccontato tutto: i suoi timori, le sue speranze, il dolore per la perdita di sua madre, che non ha mai superato. Ero una ragazzina quando l’ho incontrato, ma ero capace di ascoltare. Avevamo gli stessi pensieri, e questo ha costruito il nostro rapporto. Si è sempre fidato di me, e faceva bene. A scuola, non raccontavo a nessuno che ci eravamo fidanzati. Abbiamo costruito un rapporto che è proseguito negli anni, finché poi me ne sono andata: non perché non lo amassi più, ma perché non potevo reggere il suo stile di vita. Abbiamo avuto una figlia insieme, e ho sempre fatto in modo che lui la vedesse spesso". Si sente che c’è ancora amore, nelle sue parole.
Sofia Coppola rivela anche un particolare, una scena del film che non proviene dal libro: "Priscilla mi ha raccontato di tutte le volte in cui Elvis e lei andavano al cinema, e in cui vedevano Il mistero del falco con Humphrey Bogart, e i film di Marlon Brando: allora io ho inserito una scena in cui parlano di Fronte del porto, il film che diede il primo Oscar a Marlon Brando. Un momento di condivisione bellissimo e intimo che non c’era nel libro". A interpretare Priscilla, una straordinaria Cailee Spaeny, che ha 25 anni, ma è perfetta nell’interpretare Priscilla quattordicenne. "Ero molto tesa, molto spaventata per interpretare questo ruolo,ma Priscilla mi ha sempre appoggiata, e Sofia ha sempre creduto in me", dice con quel volto angelico, dalla bellezza limpida, quasi antica.