Spin-off e prequel, parchi tematici, spettacoli teatrali, merchandising pressoché infinito e declinato in qualsiasi formato. Attorno al fenomeno Harry Potter, a tredici anni dall’uscita dell’ultimo capitolo cinematografico – Harry Potter e i doni della morte. Parte 2 – continua a gravitare un’immensa rete di realtà collegate alle storie nate dalla penna di J.K. Rowling. A questa lista si va ora ad aggiungere anche una serie tv di ben sette stagioni – ognuna dedicata ad un libro della saga – che si svilupperà nell’arco di dieci anni. Una produzione gigantesca e ambiziosa targata Warner Bros. Discovery che vedrà la scrittrice britannica vestire i panni di produttrice esecutiva e Francesca Gardiner e Mark Mylod quelli, rispettivamente, di sceneggiatrice e regista.
Sono stati proprio loro, già noti per il lavoro fatto in Succession, a rivelare nel corso di un evento ospitato nella sede londinese di Warner Bros. Discovery che sono state realizzate audizioni a trentaduemila ragazzi residenti in Inghilterra per i ruoli dei tre protagonisti, Harry Potter, Ron Weasley ed Hermione Granger interpretati nei film da Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint. Ora il team di casting sta esaminando tra i 500 e i mille provini al giorno così da poter selezionare alcuni dei ragazzi che saranno protagonisti di un workshop in programma a gennaio. Ad ospitare le riprese della serie, che partiranno tra il 2025 e il 2026 per poi approdare su Hbo Max nel 2027, i Leavesden Film Studios. Lo stesso complesso che ha ospitato le riprese dei film.
La grandezza del progetto, sia in termini narrativi che produttivi, deve fare i conti con l’eredità dei romanzi e dei film. Un successo da 450 milioni di copie vendute nel mondo e otto film diretti da registi del calibro di Alfonso Cuarón, Mike Newell e David Yates. Gardiner e Mylod hanno già dichiarato che per i personaggi faranno fede alle età presenti nei libri della saga. Ad esempio, Severus Piton, professore di pozioni alla scuola di Hogwarts e direttore della casa di Serpeverde, avrà 30 anni, mentre i genitori di Harry, James e Lily Potter, saranno più giovani di come sono stati rappresenti nella trasposizione cinematografica.
Le sette stagioni permetteranno inoltre di andare ancora più a fondo nella psicologia dei personaggi ed esplorare con maggiore dovizia di particolari anche le vite di quelli che ruotano attorno ai tre piccoli aspiranti maghetti. Sulla carta, quindi, la serie su Harry Potter sarà un ampliamento di ciò che conosciamo e per volontà del regista vedrà parte del cast provenire dai teatri del Regno Unito. E sebbene manchi ancora del tempo all’inizio delle riprese è già partito il toto nomi.
Mark Rylance (Dunkirk, Il ponte delle spie) e Mark Strong (Kingsman e Shazam!) sarebbero stati contattati per interpretare il preside di Hogwarts, Albus Silente, che nei film ha avuto il volto di Richard Harris e Michael Gambon.
Per Severus Piton si vocifera invece di Paapa Essiedu (I May Destroy You), un nome che ha scatenato una serie di commenti indignati per via del colore della pelle, che differisce dalla descrizione del personaggio nei romanzi, poi portato sullo schermo da Alan Rickman. Ma la produzione ha già tenuto a specificare l’impegno "per un casting inclusivo e diversificato".
A vestire i panni della professoressa Minerva McGranitt sarebbero in lizza Sharon Horgan (Bad Sisters) e Rachel Weisz (La favorita). A chiudere la lista delle indiscrezioni Brett Goldstein (Ted Lasso) per il ruolo del guardiacaccia Rubeus Hagrid. Unica certezza la costumista premio Oscar per Povere creature, Holly Waddington.
Alle controversie legate alle scelte del cast se ne aggiunge un’altra relativa all’inclusione di J.K. Rowling nella produzione della serie alla luce delle accuse di transfobia ricevute per le sue dichiarazioni che hanno visto Daniel Radcliffe ed Emma Watson prenderne le distanze e sostenere i diritti delle persone trans. Ma per Hbo il caso non esiste. "J.K. Rowling ha il diritto di esprimere le sue opinioni personali. Rimarremo concentrati sullo sviluppo della nuova serie, che non potrà che trarre beneficio dal suo coinvolgimento".