Benvenuti negli anni Novanta. E non solo in senso nostalgico. ‘Hanno ucciso l’uomo ragno’ esce l’11 ottobre su Sky e in streaming su Now e il consiglio spassionato è quello di prendersi del tempo per gustarselo. Perché anche chi gli anni Novanta - con i motorini che ancora non erano ancora scooter, gli Arbre Magique, i telefoni a gettoni - non li ha mai neppure sfiorati può godere di una bella storia di amicizia e di perseveranza.
Perché il dato di fatto è che, al di là degli aspetti prettamente biografici che riguardano Massimo “Max” Pezzali, Mauro Repetto, Cisco e i personaggi che hanno popolato la genesi e la carriera degli 883, quella raccontata in ‘Hanno ucciso l’uomo ragno’ è una storia di un gruppo di amici che vivono e sognano vivendo in una provincia italiana.
“Da questa esperienza porta a casa una lezione importante, ovvero che vale sempre la pena di inseguire i propri sogni anche se sembrano impossibili” ha sottolineato Elia Nuzzolo, che impersona proprio Max Pezzali.
Due protagonisti assoluti - Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli -, una menzione particolare per Davide Calgaro, il Cisco che tutti vorremmo per amico, e tre registi - il regista e creatore Sydney Sibilia e i due co-registi Alice Filippi e Francesco Ebbasta -: ‘Hanno ucciso l’uomo ragno’ si sviluppa in otto episodi e racconta la storia degli 883 da quando non erano neppure in embrione nella mente di Max Pezzali sino al grande successo.
“Abbiamo chiesto a Max Pezzali e a Mauro Repetto cosa ne pensassero, ma poi siamo andati avanti un po’ da soli - ha spiegato Sydney Sibilia, produttore della serie insieme a Matteo Rovere e Groenlandia -. L’idea della serie è nata riascoltando le canzoni degli 883. Le sentivo da piccolo e mi piacevano molto. Dentro c’era un mondo che valeva la pena esplorare. Nello stesso momento Fabrizio, che lavora con noi in Groenlandia mi ha ha regalato il libro ‘I cowboy non muoiono mai’, scritto da Max Pezzali. Sono rimasto affascinato dall’ironia con la quale ha raccontato se stesso”.
Una curiosità: all’interno della serie si racconta tutto il mondo che negli anni Novanta caratterizzava la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto. E compaiono anche figure poi diventate leggendarie come loro: Fiorello e Claudio Cecchetto su tutti. Attenzione poi a una giovane, ma già avvocato e già corteggiatissima da Maurizio Costanzo, Maria De Filippi. “Non voglio andare a Roma” dichiara a un Massimo, non ancora Max, Pezzali in ambasce per la decisione assunta dai genitori di cambiargli scuola.