Giovedì 2 febbraio esce nelle sale cinematografiche italiane 'Gli spiriti dell'isola' (titolo originale 'The Banshees of Inisherin'), vale a dire quello che è considerato uno dei migliori film del 2022 e che sta facendo incetta di premi e nomination in giro per il mondo. Per esempio, è candidato a nove Oscar 2023, a dieci BAFTA 2023 e alla Mostra di Venezia 2022 ha vinto la Coppa Volpi assegnata al migliore attore (Colin Farrell) e il Golden Osella per la migliore sceneggiatura (Martin McDonagh). Il plauso della critica è coerente con tutto questo. Insomma, si tratta di un lungometraggio da non perdere.
'Gli spiriti dell'isola', tutto sul film
La trama si svolge nell'anno 1923, nel momento in cui sta arrivando a conclusione la guerra civile irlandese. Siamo sull'immaginaria isola irlandese di Inisherin, un luogo remoto, austero, scarsamente popolato dove due uomini (Padraic e Colm) sono amici da sempre. Un giorno, però, Colm decide di averne abbastanza e che non intende più perdere tempo con l'ex amico. La spiegazione ha poco senso e Pádraic non riesce ad accettarla: così cerca di utilizzare come pacieri sua sorella e il prete del luogo. Solo che Colm non sente ragioni.
'Gli spiriti dell'isola' è il quarto lungometraggio del regista e sceneggiatore londinese Martin McDonagh, autore in precedenza di 'In Bruges - La coscienza dell'assassino', '7 psicopatici' e 'Tre manifesti a Ebbing, Missouri': il primo e terzo film vincitori del BAFTA e candidati agli Oscar. In occasione degli 'Spiriti dell'isola', McDonagh ha riunito i protagonisti di 'In Bruges': Colin Farrell e Brendan Gleeson. Li ha poi affiancati a Kerry Condon (con la quale aveva lavorato in 'Tre manifesti a Ebbing, Missouri') e Barry Keoghan ('Il sacrificio del cervo sacro').
Le recensioni, cosa ne pensa la critica
Dopo la presentazione alla Mostra del cinema di Venezia 2022, 'Gli spiriti dell'isola' è stato accolto da quindici minuti di standing ovation: i più lunghi applausi dell'intera edizione. Quando hanno iniziato a uscire le prime recensioni è giunta la conferma del gradimento e ora, a mesi di distanza, sappiamo che la media voto su Metacritic è di 87/100. Come a dire: trionfo generalizzato. Merito di un film che è scritto benissimo e che molti considerano il migliore lavoro di Martin McDonagh, e merito anche di una coppia di protagonisti in stato di grazia. Il risultato è in film che alterna magistralmente il registro comico e quello tragico, riuscendo a raccontare una storia di solitudine maschile e rabbia repressa, che in qualche modo fa da metafora a una guerra tra sordi non troppo dissimile a quella che ha insanguinato l'Irlanda.
Il trailer