Martedì 12 Novembre 2024
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Cinema e Serie Tv

Gillian Anderson, da X Files ad altri successi fino al recente libro ‘Want’

L’attrice – l’indimenticabile Dana Scully – è nelle librerie con una serie di racconti e fantasie femminili anonime

Gillian Anderson - Crediti Ansa FotoGillian Anderson, da X Files ad altri successi fino al

Gillian Anderson - Crediti Ansa FotoGillian Anderson, da X Files ad altri successi fino al

Nell’immaginario comune, il nome di Gillian Anderson è immediatamente legato al ruolo dell’agente Scully di X Files. Una serie tv dal successo mondiale che lei ha potuto riscoprire solo qualche anno dopo aver smesso i panni del suo personaggio. Ai tempi del boom televisivo, non era in grado di godersi il riscontro mediatico: “Tutti dicono solo: “Oh mio Dio. La serie. Oh mio Dio. È la cosa più incredibile che ci sia!”. E tu non vuoi più sentirtelo dire. Non lo vuoi più sentire”, Solo anni dopo ha compreso di aver fatto parte di una serie che è diventata cult, un vero e proprio fenomeno di costume. E ha fatto pace con se stessa e quel periodo professionale.

Ma dopo X Files, la Anderson si è allontanata dall’America, dalla tv e si è nuovamente avvicinata al teatro, per prendere più possibile le distanze da quel personaggio che aveva interpretato. Non voleva più essere ricordata “solo” per quell’esperienza. Voleva di più, sperimentare, mettersi in gioco e mostrare al pubblico le numerose sfumature che albergavano dentro di lei. Gillian Anderson non era solo Dana Scully.

Da “The Fall” a “Sex Education”

Oltre a diversi titoli come “Hannibal” o la miniserie “Guerra e pace”, la Anderson è stata protagonista di “The Fall”, serie tv in tre stagioni con Jamie Dornan al suo fianco (prima che lui diventasse volto di “50 sfumature di grigio”). Una produzione al cardiopalma e ricca di tensione che ha appassionato critica e pubblico. Un altro grande successo è stato quello di Jean Milburn, una terapista sessuale madre del protagonista di “Sex Education”, produzione Netflix composta da 4 stagioni.

Want, il libro di Gillian Anderson sulle fantasie delle donne

Want è un volume, disponibile anche nelle librerie italiane, firmato dall’attrice e che raccoglie tutte le fantasie più intime di donne che si sono confessate, in forma anonima, dopo un’invito della Anderson a raccontarsi senza limiti o tabù. E la sinossi del libro è chiara sul contenuto: “Sono desideri onesti, schietti, strazianti, divertenti e decisamente sconci, da cui sono emerse fantasie intense e sfaccettate quanto coloro che le hanno condivise. Lettere di adolescenti che non hanno ancora fatto sesso; di single bloccate nella spirale infinita di approcci online e avventure di una notte; di donne esauste con bambini piccoli; di mogli o compagne con lunghe relazioni alle spalle, frustrate dalla solita routine; di transgender e persone non binarie”. Fantasie che difficilmente verrebbero confessate ad amici o persone vicine e che, invece, sono più semplici da condividere quando raccontano di se stesse e svelano sfumature dei propri desideri. Senza il proprio nome accanto.

Rivelare le proprie fantasie permette a chiunque di lasciarsi andare e così “essere la nostra versione migliore, la più sexy, la più erotica e disinibita, che possiamo smettere di preoccuparci dei nostri corpi, dei tabù religiosi e dei condizionamenti sociali”, cosa incredibilmente salutare e catartico.

Il lato trasgressivo, il volere/le voglie – che lo stesso titolo richiama – sono gli impulsi e la volontà di essere e di fare quello che più profondamente sogniamo. Intimamente e nell’intimità.