Alcuni film di fantascienza sono diventati cult per svariati motivi. Dagli effetti speciali ai costumi, dal passaparola al merchandising collegato alle opere. Eclatante è il caso fenomeno “Guerre stellari”; il creatore della saga Lucas non immaginava certo che per le sole vendite di t-shirt, gadget, giochi e tantissimo altro, avrebbe fruttato oltre 35 miliardi di dollari (dato aggiornato continuamente che è possibile solo stimare). Prima dell’avvento dei social questo era uno degli elementi caratteristici e ricorrenti, che spingeva una pellicola o una serie nell’olimpo della cinematografia. L’altra caratteristica che trasforma un film in un vero e proprio oggetto di culto per le generazioni future è la “visionarietà”. Alcuni fantasy sono stati talmente visionari, in una o più scene, al punto che oggi, a distanza di decenni, possiamo dire che la fantasia ha superato la realtà. O la realtà ha superato la finzione stessa, ciò che un tempo era possibile solo sul set di uno studio scenografico o in un programma del computer.
Blade Runner; E.T. L’extraterrestre, 2001, Odissea nello spazio, Avatar, The Matrix: questi e altri lungometraggi sono passati alla storia diventando fenomeni di culto dentro e soprattutto fuori le sale cinematografiche. Ripercorriamoli frame dopo frame, taglio dopo taglio, con lo stesso spirito di Alfredo (Philippe Noiret) in “Nuovo cinema paradiso”, che deve selezionare alcune scene da tagliare o aggiungere in una carrellata dove inevitabilmente saranno escluse scene e opere importanti.
Dal “Viaggio nella luna” allo sbarco su Marte:
realtà e finzione si rincorrono da oltre un secolo “Viaggio nella luna” del regista francese Georges Méliès è ritenuto dai critici quale primo vero film di fantascienza. La prima proiezione risale al 1902, appena 7 anni dopo la nascita del cinema, quando i fratelli Auguste e Louis Lumière terrorizzarono il pubblico in sala con le prime immagini di un treno a vapore in movimento. Gli spettatori pensarono che quel mezzo stesse per “bucare” il grande schermo e travolgere tutto.
Sembrava già fantascienza quell’inizio del secolo Novecento. L’opera francese era ispirata ai romanzi dei due padri del genere letterario fantascientifico: “Dalla Terra alla Luna” di Verne e “I primi uomini sulla Luna” di Wells.
A quel tempo si poteva immaginare il primo piede umano sulla luna? Certamente no. Accadrà davvero con la missione Apollo 11 quasi mezzo secolo dopo.
In oltre 100 anni l’umanità ha sognato i viaggi nello spazio e nel tempo, mentre i fisici teorizzavano la relatività e stravolgevano le leggi dello spazio-tempo. Ci siamo attrezzati per atterrare su Marte. L’intelligenza artificiale (AI) nel 2023 è ormai realtà quotidiana. Produciamo già dei robot che somigliano al “primogenito” Frankenstein (non almeno nelle fattezze), augurandoci che non distruggano l’umanità stessa che li ha creati. Possiamo persino lanciare messaggi nello spazio, sperando che ci sia un dolcissimo alieno come E.T. pronto a commuoverci dall’altra parte dell’universo. Insomma, cinema di fantascienza e realtà si inseguono continuamente facendo alzando sempre più l’asticella. Alcune pellicole sono diventate pertanto dei cult visionari. Eccone solo alcune delle tante, e più conosciute.
I film cult di fantascienza
Tra i più blasonati, amati, resi celebri da gadget e musei: ecco i film più cult di fantascienza.
Metropolis (1927)
Il capolavoro del regista austriaco Fritz Lang. Così fantascientifico ma incredibilmente moderno e visionario, ancora attuale. Le riprese e le scene (il robot dalle fattezze femminili è diventato un personaggio eterno) mise a dura prova la produzione. Il film costì tantissimo, facendo fallire la casa di produzione Universum Film, finita poi miseramente nelle grinfie della propaganda nazista. Il film che ha anticipato gli effetti devastanti della dittatura nazionalsocialista e che ancora oggi andrebbe visto come monito perché non accada mai più.
Il Pianeta proibito (1956)
Già nel secondo dopoguerra, e un decennio prima dello sbarco sulla Luna, esce nelle sale “Il Pianeta proibito” (Forbidden planet) che il regista Wilcox Altair e il suo sceneggiatore chiamano “Altair IV”. Il film è ambientato al XXIV secolo (2300), e gli attori si muovono nello spazio a bordo dell'incrociatore spaziale C-57-D. Fu realizzato con un imponente budget per l’epoca, soprattutto per ricreare il robot Robby, ma quello che molti non sanno è che questo film è ispirato alla commedia di Shakespeare “La tempesta” del Seicento. Talmente cult da diventare in seguito una serie televisiva.
Star Wars (1977 - 2018)
Guerre stellari oggi è come la vera sonda Voyager, che continua a viaggiare spinta oltre i confini del sistema solare. Il “Big bang” di questa fortunatissima saga creata da George Lucas risale al 1977. Dopo la trilogia siamo, Guerre Stellari ha proseguito il suo viaggio, fino al 2018, consentendo la diffusione di prodotti e gadget anche tra i Millennials. Resta la saga sci-fi più popolare della storia del cinema, che meriterebbe anche solo per averci fatto scoprire il talento di Harrison Ford.
E.T. L'extraterrestre (1982)
Alzi la mano, anzi, punti il dito, chi non si è innamorato di questo personaggio alieno, protagonista non solo di un film che ha clamorosamente battuto i record di incassi, ma che ha prestato il volto del suo protagonista anche in altri ambiti: libri, teatro, pubblicità. "E.T. telefono casa" è il tormentone di quegli anni. L’alieno ha un piccolo eroe: l’indimenticabile ragazzino Elliott che lo difende dalla vorace curiosità dell’uomo. Un film che parla di “diversità” quando il tema delle diversità non era ancora attuale come lo è oggi.
Ritorno al futuro (1985)
Probabilmente nuove generazioni, in questo istante, sono collegate in qualche piattaforma Netflix e stanno scegliendo di scoprire o rivedere questo film di Robert Zemeckis, un cult degli anni ’80, dove fantascienza, commedia e avventura si intrecciano costantemente in ripetuti flashback e flashforward. È l’opera per antonomasia sui viaggi nel tempo con la macchina, la DeLorean, riprodotta ovunque e in tutto il mondo ancora oggi.
La mosca (1986)
Uno dei migliori film di David Cronenberg sul teletrasporto. Inquietante e noir grazie ai suoi effetti speciali e al protagonista scienziato Seth Brundle che diventa uomo-mosca per via di un esperimento di teletrasporto malriuscito.
Mission To Mars (2000)
All’inizio del nuovo millennio Brian De Palma non sapeva che oggi la Nasa ha già avviato il contatore per portare il primo uomo su Marte (secondo previsioni e stime, accadrà nel 2038). Non immaginava certo che si sarebbe scatenata una “guerra” tra chi ci arriverà prima: Elon Musk, ceo di Tesla, ha lanciato la sfida. Quando questo capolavoro è uscito nelle sale, aveva appena 28 anni, ma aveva già fondato la prima startup fintech al mondo, ossia PayPal. Più visionario lui o il film?
Avatar (2009)
James Cameron accompagna lo spettatore alla scoperta dei nativi del pianeta Pandora. In questo viaggio il protagonista compirà un percorso al contrario rispetto al colonialismo: da conquistatore a migrante innamorato degli abitanti, al punto da lottare per respingere le mire di potere del genere umano.
Inception (2010)
Il viaggio fantascientifico questa volta è nel subconscio del cervello umano. Tra i tanti film di Christopher Nolan, qui il protagonista Dom Cobb riesce a inserirsi nei sogni degli uomini per scoprire, e prelevare i misteri della mente. L’industria prova a brevettare questo potere.
The day after tomorrow - L’alba del giorno dopo (2004)
Greta Thunberg era ancora in fasce quando Roland Emmerich dirigeva questo lungometraggio fantascientifico apocalittico, dagli effetti devastanti sui personaggi e sull’intero pianeta. Il cambiamento climatico (climate change) non era così attuale come oggi. Le metropoli travolte dagli innalzamenti degli oceani e dallo scioglimento dei ghiacci hanno portato nelle casse della produzione oltre 500milioni di dollari. Una cifra stratosferica e immagini inquietanti. Nonostante le critiche alle imprecisioni scientifiche, possiamo solo augurarci che quest’opera non sia stata così troppo visionaria...