Giovedì 23 Gennaio 2025
FILIPPO MARIA ALETTI
Cinema e Serie Tv

‘A Complete Unknown’, un commovente biopic sui primi anni di Bob Dylan

Il film diretto da James Mangold ha ottenuto otto candidature ai Premi Oscar

Timothée Chalamet nei panni di Dylan

Timothée Chalamet nei panni di Dylan

Un commovente spaccato su un mondo in cui ancora si poteva sognare di cambiare il futuro. Questo week end fa il suo esordio al box office ‘A complete unknown’, film di James Mangold che ripercorre gli esordi di Bob Dylan. A interpretare il cantautore e premio nobel per la letteratura il giovane Timothée Chalamet, che si conferma uno degli attori migliori della sua generazione, riuscendo a replicare perfettamente le movenze, la parlata e il cantato di Dylan.
Basato sul libro ‘Dylan goes eletric’ di Elijah Wald, il biopic racconta i primi cinque anni di carriera del menestrello, dal fortunato incontro con il musicista folk Pete Seeger nel 1961, fino alla pubblicazione del celebre album Highway 61 revisited. La pellicola ricostruisce, inoltre, un affresco della società americana degli anni ’60, afflitta dal razzismo e dal terrore di una guerra nucleare.
Ad accompagnare Dylan nel suo viaggio una serie di musicisti leggendari. Oltre al già citato Pete Seeger – interpretato da un ottimo Edward Norton – nel film trovano spazio il pioniere del folk Woody Guthrie, il collaboratore di Dylan Bob Neuwirth e Boyd Holbrook nei panni di un divertente Johnny Cash, che nel film viene presentato con gli abiti e le musiche del suo live al carcere di Folsom.
C’è spazio, ovviamente, per le prime turbolente storie d’amore dell’artista. Dylan nel film è conteso da Sylvie Russo e dalla musicista Joan Baez, intepretata da Monica Barbaro. La prima, seppur dal nome fittizio, corrisponde a Suze Rotolo, la ragazza di origini italiane che appare sulla storica copertina del disco ‘The Freewheelin’. Scomparsa nel 2011 per un tumore, il film omette il nome della ragazza su richiesta dello stesso Dylan. Non viene citato, inoltre, l’aborto che Suze ha avuto nel 1963. Dopo la loro separazione Suze ha scelto di andare a vivere a Perugia, dov’è poi rimasta.
Il travagliato amore con Joan Baez – che a Dylan dedicherà la celebre hit ‘Diamonds and rust’ del 1975 – viene raccontato attraverso il rapporto artistico dei due, con particolare attenzione alle loro esibizioni al festival del folk di Newport. L‘idillio comincia a sgretolarsi quando Dylan decide di dare una svolta alla propria carriera, abbandonando i dettami del folk più tradizionale, per abbracciare le sonorità rock della British invasion.
Il centro del film è proprio questo: i tempi stanno per cambiare – come direbbe Battiato citando lo stesso Dylan – e per il menestrello in tutti gli ambiti è tempo di abbracciare le novità della modernità, rispettando la tradizione senza stagnarsi. Emblema del film, da cui trae il titolo, il brano Like a rolling stone, che conquista lo scetticismo dei fan della prima ora.
Non sono mancati gli elogi alla pellicola dello stesso Dylan e di Neil Young, con quest’ultimo che ha ricordato la volta in cui fece scendere per sbaglio il menestrello dal suo bus. Resta da chiedersi se questo sia il primo di una possibile serie di film dedicati all’artista, data l’assenza della prima moglie Sara Lownds e la vastità del repertorio di Dylan. In ogni caso ‘A complete unknown’ è un emozionante tributo alla voce di un’epoca, adatto tanto ai novizi come ai fan più accaniti.