Mercoledì 22 Gennaio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Enrico Ianniello, dal teatro a ‘Un passo dal cielo 8’: la carriera e i successi (anche come scrittore)

La biografia e le curiosità sull'attore casertano, volto della celebre fiction di Rai 1, autore e traduttore

Enrico Ianniello (Instagram)

Enrico Ianniello (Instagram)

Enrico Ianniello è fra i protagonisti di ‘Un passo da cielo 8’.

Chi è Enrico Ianniello

Nato a Caserta il 15 novembre 1970, Enrico Ianniello è noto come attore e regista. Di frequente viene ammirato per la sua capacità di emergere sia in ruoli drammatici, sia in personaggi comici grazie alla profondità emotiva e una verve in grado di rendere sfaccettate e complesse le sue interpretazioni.

La sua carriera artistica prende avvio avvio nel teatro, un ambiente che ha forgiato il suo talento e gli ha permesso di lavorare con personalità di spicco come Toni Servillo. Ma l’amore per il teatro ha contribuito ad avvicinarlo anche ad altre avventure: Enrico Ianniello ha lavorato come traduttore ed è autore di diversi libri.

Gli inizi, il teatro e il cinema

Gli anni di formazione sono con la Bottega Teatrale di Firenze di Vittorio Gassman e la compagnia di Toni Servillo. Nel 2008 Enrico Ianniello porta in Italia la commedia “Il Metodo Gronholm” dell’autore catalano Jordi Galcerán, sul tema del lavoro e della difficoltà nei rapporti professionali, al limite della crudeltà. Il progetto lo ha impegnato sia come traduttore, dalla lingua catalana, sia sul palco in qualità di attore.

Oltre al teatro, Ianniello ha lavorato nel cinema, partecipando a film diretti da registi come Nanni Moretti e Paolo Sorrentino. Tra i titoli più significativi si ricordano "Habemus Papam" e "La tenerezza", in cui ha dimostrato una grande sensibilità interpretativa.

L'approdo alla televisione e il ruolo in "Un passo dal cielo"

La grande popolarità arriva nel 2011 con il ruolo del commissario Vincenzo Nappi nella serie televisiva "Un passo dal cielo", oggi giunta all’ottava stagione. Presente fin dalla prima stagione, Ianniello ha interpretato questo personaggio per oltre quattordici anni, attraversando tutte le stagioni della fiction, diventata una delle più amate dal pubblico italiano. In bilico fra umorismo e serietà, il commissario Nappi interpretato da Innello è uno dei volti simbolo di Un passo dal cielo, capace di trascinare emotivamente gli spettatori.

I libri di Enrico Ianniello

“La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” (Feltrinelli, 2015) è il suo primo romanzo, con cui ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2015, Premio John Fante Opera prima 2015, Premio Cuneo 2015 e premio Selezione Bancarella 2015.

Parallelamente alla carriera di attore, infatti, Enrico Ianniello si impegna nella scrittura. Romanzi come "La compagnia delle illusioni", pubblicato da Feltrinelli, sono stati accolti positivamente da pubblico e critica, confermando la sua poliedricità artistica.

Nel 2016 è stata pubblicata “Appocundría” (nella collana digitale "Zoom” di Feltrinelli), mentre è del 2021 “Alfredino, laggiù”, scritto a quarant'anni dalla morte di Alfredino Rampi, fatto di cronaca che sconvolse l’Italia intera.

La famiglia e il legame con Caserta

Durante la prima stagione di Un passo dal cielo sul set conosce Gabriella Roca, esperta cavallerizza e controfigura, con cui dal 2011 inizia una storia d’amore. La coppia, che vive in un piccolo centro fuori Barcellona, in Spagna, ha un figlio, Lorenzo. Ianniello è padre di un altro figlio: Carlo, nato da una precedente relazione di cui non sono mai stati rivelati particolari.

L’artista è profondamente legato alla sua terra natale, Caserta, che considera una fonte di ispirazione e il fulcro delle sue radici culturali. Il suo affetto per la città, mai celato, ha contribuito a plasmare la sua sensibilità artistica e la sua visione del mondo. A questo legame biografico si affianca quello simbolico verso la Spagna e la lingua catalana: un patrimonio culturale che ha arricchito la sua esperienza come traduttore, contribuendo al suo orizzonte creativo.