Martedì 4 Marzo 2025
Manuela Santacaterina
Cinema e Serie Tv

Dopo 7 anni torna Daredevil, come sarà la nuova serie dal 5 marzo su Disney+

La terza stagione dopo le due prodotte nel 2015 e 2018 e Charlie Cox torna a vestire i panni di Matt Murdock/Daredevil, l’avvocato cieco di Hell's Kitchen e vigilante mascherato con sensi sovrumani creato dal fumettista Stan Lee e dal disegnatore Bill Everett nel 1964

Charlie Cox in una scena di �Daredevil: Rinascita�

Charlie Cox in una scena di �Daredevil: Rinascita�

Roma, 4 marzo 225 – “È difficile parlarne senza fare spoiler”. Charlie Cox prova a non svelare troppo di “Daredevil: Rinascita”, tredicesima serie tv del Marvel Cinematic Universe dal 5 marzo su Disney+ e continuazione delle tre stagioni prodotte dal 2015 al 2018. L'attore torna a vestire i panni di Matt Murdock/Daredevil, l’avvocato cieco di Hell's Kitchen e vigilante mascherato con sensi sovrumani creato dal fumettista Stan Lee e dal disegnatore Bill Everett nel 1964.

"È passato un po' di tempo dalla fine del terzo capitolo. Matt ha subito un trauma. E questo significa che ha dovuto ripensare e ritrovare la sua identità in un modo più profondo di quanto abbiamo visto in precedenza. È lo stesso Murdock, solo influenzato dalle sue esperienze”, spiega l'attore. “Finisce per imboccare un percorso che potremmo descrivere come un cerotto che dovrà essere strappato via lentamente. Cerchiamo sempre di trovare la sua versione migliore, ma nel farlo cerchiamo anche la peggiore. È così anche per me come interprete. Penso sia questo a renderlo un personaggio così avvincente e riconoscibile”.

In "Daredevil: Rinascita”, creata da Dario Scardapane e diretta da Justin Benson e Aaron Moorehead (già registi di alcuni episodi di “Moon Knight” e “Loki 2”), Matt Murdock si ritrova ancora una volta a dover affrontare Wilson Fisk, signore del crimine di New York con il volto di Vincent D'Onofrio deciso a candidarsi come sindaco della città. “È lo stesso personaggio visto nella serie precedenti, ma ha un nuovo piano”, sottolinea D'Onofrio. “Vuole estendere la sua portata. Vedremo quanto lontano si spingerà per ottenere il controllo. È una lotta perché, per farlo, deve vivere sotto i riflettori”.

Quando le loro identità passate iniziano a emergere, i due si trovano inevitabilmente di nuovo in collisione. "Metterli in una posizione in cui devono fidarsi l'uno della capacità dell'altro di rimanere fedeli a chi dicono di essere è stata una grande idea”, commenta Cox. “Siamo come due vampiri che cercano di vivere alla luce del giorno. Abbiamo questo in comune. Siamo uomini distrutti”, gli fa eco D'Onofrio.

"Negli ultimi dieci anni avremmo avuto cinque o sei scene insieme perché altrimenti viene meno la tensione tra i nostri personaggi. Ma quando avviene è fantastico per noi come attori, ma anche per la storia perché è sempre all'inizio o la fine di qualcosa”.

Sono passati sette anni dall'ultimo capito di "Daredevil”. Un lungo lasso di tempo in cui il diavolo di Hell's Kitchen è apparso in altri film e serie dell'universo Marvel, da “Spider-Man: No Way Home” a “She-Hulk: Attorney at Law” passando per “Echo”. “Il nome della serie si riferisce al fatto che torniamo dopo molti anni ed è un omaggio al fumetto e alle opere di Frank Miller, anche se non è basato su quelle storie in particolare”, specifica Cox. L'attesa del pubblico per assistere a nuove avventure dell'avvocato vigilante è stata lunga. “C'è una tale sete di qualità e una sorta di desiderio preoccupato in loro”, continua l'attore. “Quando mi capita di incontrare i fan mi chiedono sempre: ‘Sarà dark?’. E io sorrido perché sì, lo sarà. Possono fidarsi”. Anche lo showrunner Scardapane non ha dubbi. “È spaventosa, oscura e inquietante”.