'Dampyr', primo film dell'universo cinematografico Bonelli
Adattamento dell'omonimo fumetto, esce al cinema il 28 ottobre e rappresenta (accanto ad 'Avatar 2') un'ottima occasione per i blockbuster: saprà coglierla?
Foto: Eagle Pictues
L'uscita di 'Dampyr' è stata rimandata a lungo, per colpa della pandemia di Coronavirus, ma finalmente siamo alla vigilia dell'arrivo nelle sale cinematografiche italiane: l'appuntamento è fissato per venerdì 28 ottobre. È una data importante, perché il film segna l'inizio dell'universo narrativo basato sui personaggi a fumetti di Sergio Bonelli Editore: se il pubblico risponderà bene, allora l'industria italiana avrà per le mani un macro progetto di grande potenzialità, che fra l'altro vanta la presenza di icone come Dylan Dog e Martin Mystère. Non esattamente dei comprimari.
L'importanza di Dampyr
'Dampyr' non è solo importante per le sorti future dell'universo Bonelli, che comunque non sono da sottovalutare. Parliamo infatti di un progetto industriale orgogliosamente italiano, che punta a sfruttare un mondo narrativo dotato di forza e originalità. Se ben sfruttato, ha le carte in regola per riaffermare la bontà del cinema di genere nostrano e per affiancare gli sforzi compiuti, sempre in Italia, dai produttori Matteo Rovere ('Il primo re', la trilogia di 'Smetto quando voglio') e Gabriele Mainetti ('Lo chiamavano Jeeg Robot', 'Freaks Out').
Grazie soprattutto a Rovere e Mainetti il cinema di genere nostrano è rifiorito, negli ultimi anni, dopo che la grande stagione degli anni Sessanta e Settanta aveva ceduto il passo a produzioni sempre più fiacche e adagiate su formule spremute all'eccesso (vedi ad esempio i cinepanettoni). Ora l'universo Bonelli può dare consistenza alla rinascita. Sarebbe solo un bene.
Sarebbe un bene anche al di fuori dei confini nazionali, da anni dominati dai film di supereroi. Fra alti (molti prodotti Marvel) e bassi (alcuni film DC), oggi chi vuole produrre blockbuster internazionali sembra possa rivolgersi esclusivamente ai super. Situazione che ha portato a un paradosso: è opinione condivisa dalla critica che la fase 4 dell'universo Marvel sia meno valida, in termini narrativi e spettacolari, rispetto alle tre fasi precedenti. Ciononostante pare che il pubblico sia ancora disposto a premiarli, per quanto con sempre maggiori riserve.
In questo contesto ci sono due eventi che vale la pena di seguire: il primo è l'arrivo al cinema di 'Avatar - La via dell'acqua', secondo capitolo della saga di James Cameron, atteso nelle sale a metà dicembre 2022. La nuova distribuzione del primo 'Avatar', a fine settembre di quest'anno, ha dimostrato che il pubblico internazionale ha ancora voglia di tornare su Pandora e assistere alle avventure dei nativi giganti blu. E questo nonostante un decennio abbondante nel quale l'action/fantasy è stato dominato quasi esclusivamente dai supereroi.
Il secondo evento che vale la pena di seguire è proprio l'arrivo in sala di 'Dampyr': l'idea è quella di creare un universo cinematografico simile, per logiche produttive, a quello Marvel. La peculiarità è che non si tenta di farlo inseguendo la moda dei supereroi, bensì proponendo un proprio mondo originale e dotato di grande fascino. Se il tentativo avrà successo lo sapremo in base alla risposta del pubblico. Noi spettatori avremmo solo da guadagnarci: meglio avere a disposizione più storie diverse e di qualità, piuttosto che un'unica saga che si può permettere di non puntare all'eccellenza, perché tanto non ha concorrenti.
Dampyr, tutto sul film
E dunque, di cosa parla 'Dampyr'? La trama è ambientata nel corso della guerra nei Balcani. L'anno è il 1992 e in un contesto di violenza e distruzione si incontrano un soldato di lungo corso, una vampira rinnegata e un giovane dotato di grandi poteri: è infatti stato concepito da una donna umana e da un maestro della notte. Di solito, quelli come lui vengono uccisi appena nati, perché, una volta cresciuti, rappresentano un pericolo per i non morti. Lui è però sopravvissuto, per tutta una serie di ragioni. Ancora non sa chi è veramente. Lo scoprirà presto e, insieme ai suoi compagni d'avventura, dovrà affrontare un pericoloso e potente vampiro.
Il film 'Dampyr' è l'adattamento (piuttosto fedele) di alcuni albi a fumetti di Mauro Boselli e Maurizio Colombo. Lo stesso Boselli ha curato la sceneggiatura, affiancato da Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo. Alla regia troviamo l'esordiente Riccardo Chemello.
I cast è capitanato dal Dampyr di Wade Briggs (visto in 'Still Star Crossed'), dal soldato Stuart Martin di Emil Kurjak ('Jamestown'), dalla vampira Tesla di Frida Gustavsson ('Vikings: Valhalla') e dal maestro della notte Gorka di David Morrissey ('The Walking Dead').
Ultimo dettaglio: 'Dampyr' ambisce al successo non solamente in Italia, dove può contare sulla fama dei fumetti Bonelli, ma anche all'estero. Da qui la scelta di un cast internazionale, e anche di due stimati professionisti delle scene d'azione: si tratta del coreografo Vladimir 'Furdo' Furdik ('Skyfall', 'Game of Thrones', 'The Witcher') e dello stunt coordinator Lubomir Misak ('Game of Thrones', 'L'ultima legione', 'Le crociate - Kingdom of Heaven').