Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Cinema contro streaming, chi sta vincendo

Sale cinematografiche o il divano di casa? Un’analisi sulle preferenze del pubblico

Cinema vs streaming - Crediti iStock Photo

Cinema vs streaming - Crediti iStock Photo

Cinema o streaming? Guardare un film nelle sale, su un maxi schermo, o aspettare l’uscita della pellicola su qualche piattaforma streaming e gustarselo comodamente a casa? Sicuramente le risposte dividono il pubblico appassionato di cinema, tra chi lamenta la difficoltà di trovare una sala vicino alla propria abitazione dove proiettano il film e chi non vuole rinunciare a quel rito collettivo della visione in anteprima, tra sconosciuti accomunati dai medesimi gusti cinefili. Ovviamente, poi, dobbiamo anche considerare le decisioni delle case di produzione e dei registi che, in certi casi, preferiscono puntare al box office mentre, in altre situazioni, stipulano accordi per l’acquisto del titolo da parte di una piattaforma a pagamento (da Netflix a Prime, passando per Disney+ e Paramount+). Ma cosa ha comportato questa seconda opzione, con il passare degli anni?

L’avvento e il successo delle piattaforme streaming

Sicuramente può essere visto il 2020 come spartiacque vero e proprio tra le sale cinematografiche e lo streaming. Durante i mesi legati alla pandemia da Covid-19, le limitazioni hanno serrato le porte dei cinema per diversi mesi, con regole ferree per la riapertura e una crisi molto forte che ha portato a una sofferenza per il mondo della settima arte. E, proprio in quel periodo, in alcuni casi, è stata scelta la distribuzione in streaming sulle piattaforme, per alcuni titoli che non potevano attendere un ritorno alla normalità troppo incerta. In alcuni casi, visto anche il lockdown e l’impossibilità a uscire di casa, la decisione è stata sinonimo di successo perché le pellicole hanno collezionato numeri record di spettatori.

Come sono cambiati i tempi dal cinema allo streaming

Secondo una ricerca di quest’anno di Uswitch broadband risulta che il tempo medio di attesa dal cinema allo streaming nel 2023 fosse di 74 giorni e ha evidenziato come la maggior parte degli spettatori ora preferisca guardare i film a casa tramite servizi di streaming.

La finestra temporale standard delle sale cinematografiche (tempo tra l'uscita di un film al cinema e su altre piattaforme), in passato, era stata di 90 giorni, per decenni. Erano necessari almeno tre mesi per poter noleggiare un film che precedentemente aveva fatto il suo passaggio nelle sale cinematografiche. Invece, negli ultimi anni, in particolare dopo la pandemia, quando l'unico modo per raggiungere i consumatori era la casa, l'attenzione su VOD (video on demand) e piattaforme di streaming è aumentata, con conseguenti modifiche alla finestra di tempo.

Facendo una analisi in base dei primi dieci film con il maggior incasso al botteghino del 2023 nel Regno Unito, la finestra dal cinema allo streaming spaziava tra 45 giorni (per titoli come Wonka e Super Mario Bros – Il film) e 123 giorni (Oppenheimer), con una media di 74 giorni, poco più di due mesi. Molto meno rispetto a quanto era abitudine molti anni prima.

Questo cambia e varia in base agli accordi stipulati tra le società di produzione e i distributori scelti. A questo si aggiunge la disponibilità dei consumatori a pagare per guardare un film tramite la piattaforma streaming. Nonostante il calo degli investimenti finanziari provocato dalla pandemia e i successivi lunghi periodi di chiusura delle sale, i cinema continuano a essere amati e apprezzati da buona parte del pubblico. Un esempio riportato è quello del Regno Unito che ha accumulato 902 milioni di sterline di entrate solamente nel 2022.

Se il cinema “soffre” per questioni legate alla pirateria online e alle piattaforme streaming che possono avere l’esclusiva per alcune pellicole o un’attesa media molto inferiore tra le sale e la visione a casa propria, lo streaming continua a essere in forte ascesa.

Perché il pubblico apprezza lo streaming

Nonostante il box office continui ad assicurare entrate importati, un sondaggio sulla banda larga di Uswitch ha rivelato che gli spettatori preferiscono lo streaming dei film a casa. Il 78% degli intervistati ha dichiarato che preferisce guardare un film su piattaforme di streaming piuttosto che andare al cinema. A spiccare, tra le motivazioni, ci sono principalmente due fattori: il risparmio del costo dei biglietti e la comodità. Abbondandosi a Netflix o Prime ha un costo mensile fisso e l’arrivo di un nuovo titolo nel catalogo non va a spostare il prezzo che viene incluso nella tariffa mensile prevista. Il costo dei biglietti per le sale, invece, è spesso visto come causa deterrente. Inoltre, proprio le questioni legate alla distanza (i cinema sono decisamente inferiori, a livello numerico, rispetto ad anni fa) e alla comodità di poterlo vedere sul proprio divano di casa è un altro punto chiave.

Un altro sondaggio condotto da HarrisX, ha confermato (sebbene con numeri diversi) lo stesso risultato: solo il 34% degli adulti negli Stati Uniti preferisce effettivamente guardare i film al cinema. Il vicepresidente di HarrisX, Allison Brady, ha così commentato: “La competizione tra i servizi di streaming e il motore di Hollywood continua. Mentre vediamo ancora prove di fedeli spettatori nei recenti numeri del botteghino, il nostro studio mostra che 2 spettatori di film su 3 preferiscono lo streaming di film a casa. Nonostante ciò causi un certo sconvolgimento per il settore, significa anche che la domanda di contenuti è solo in aumento: quasi la metà dei consumatori afferma di guardare film in streaming settimanalmente, più di 7 volte più frequentemente di coloro che lo fanno al cinema".

Il sondaggio, effettuato a marzo di quest’anno, conferma l’attrazione sempre maggiore per lo streaming. Resta comunque ancora saldo una percentuale del pubblico che preferisce, invece, uscire di casa appositamente per gustarsi la pellicola nelle sale. Cala, anno dopo anno, ma permette alla distribuzione delle sale cinematografiche di fiatare. Ci sono poi, ovviamente, titoli che profumano di collettività. Basti pensare al periodo delle feste di Natale quando famiglie intere vanno al cinema a vedere un film o blockbuster molto attesi che assicurano l’arrivo del pubblico in massa. Il rischio c’è ma la sorpresa finale può essere molto interessante. Un esempio è “Terrifier 3”. L’horror, diventato un fenomeno grazie allo streaming, con il terzo capitolo ha visto un incasso mondiale di 89 milioni di dollari di fronte a un budget di appena 2 milioni. Esempi di come la forza sia ancora – sebbene con preferenze nette per lo streaming – bilanciata con il richiamo delle sale.