Mercoledì 25 Dicembre 2024
PATRIZIA TOSSI
PATRIZIA TOSSI
Cinema e Serie Tv

Brendan Fraser, da sex symbol alla lotta contro l’obesità. E il riscatto con "The Whale"

Una vita difficile costellata da fallimenti e dolore. Cosa è successo all’ex star di Hollywood tornata alla ribalta a 54 anni

Brendan Fraser nei panni del protagonista in "The Whale"

È caduto, si è rialzato ed è tornato da vincente. Da sex symbol di Hollywood alla strenua lotta contro l’obesità, Brendan Fraser è tornato e lo ha fatto in grande stile. La sua è una storia di riscatto. È la vita, vera, di un attore che è passato dall’apice del successo – erano gli anni Novanta e lui aveva poco più di vent’anni, l’epoca del Clayton Boone di “Demoni e dei” e dell'impavido Rick O'Connell del colossal “La mummia” – al lento declino, con una parabola costellata di dolore. E di chili di troppo.

Il grasso gli ha cambiato i connotati sullo schermo, un’armatura contro il dolore e i fallimenti che bella vita Fraser ha vissuto sulla pelle. I chili hanno fatto lievitare il suo corpo e anche la sua carriera, visto i grandi successi raccolti dal film “The Whale”. Nel film super osannato dalla critica – con il Leoncino d’Oro al Festival di Venezia, una candidatura ai Golden Globe e una al Premio Oscar come miglior attore protagonista  Brendan Fraser interpreta Charlie: un solitario insegnante di inglese, con gravi problemi di salute causati dalla sua grave obesità, che cerca di riavvicinarsi alla figlia adolescente. Ma, per farlo, dovrà fare i conti con i traumi di un passato su cui grava un amore nascosto. Sembra la storia di Fraser, l’attore riemerso dal passato a 54 anni per riprendere il suo posto tra le stelle.

“Avete la forza di alzarvi”

Premiato come Miglior interprete al “Critics Choice Awards”, Fraser ha lasciato il segno con una dedica strappalacrime, che sintetizza in una frase quella che è stata anche un po’ la sua lotta. "Per chiunque che, come Charlie, il personaggio che ho interpretato, lotti contro l'obesità o per chiunque si senta semplicemente in un mare oscuro: voglio che sappiate che anche voi avete la forza di alzarvi in piedi e andare verso la luce. E le cose belle accadranno", ha detto l’attore canadese quella sera sul palco. E le sue parole piene di speranza hanno fatto il giro del mondo.

La crisi e il divorzio

Prima il successo di un uomo bello e affascinante, il classico attore hollywoodiano che ha fatto strage di cuori. Poi di nuovo davanti alle telecinecamere da protagonista, sulla scena e nella vita. In mezzo c’è stata una difficile separazione dall’attrice Afton Smith, dalla quale ha divorziato nel 2008 dopo 15 anni di amore – insieme hanno avuto i tre figli Griffin Arthur (2002), Holden Fletcher (2004) e Leland Francis (2006 – che lo ha dissanguato, finanziariamente ed emotivamente. Ma, prima ancora, c’è stato un episodio choc che gli ha letteralmente congelato la carriera: una molestia sessuale subita nel 2003 e denunciata pubblicamente nel 2018, quando ha preso coraggio puntando il dito contro Philip Berk, l’uomo che sostanzialmente azzerò la carriera di Fraser.

Le molestie sessuali

Era il febbraio di cinque anni fa quando Fraser accusò l'ex presidente della “Hollywood Foreign Press Association” di molestie sessuali nei suoi confronti. Un uomo molto influente a capo della macchina dello show business, la stessa che assegna i Golden Globes. Era il 2003 quando Philip Berk molestò sessualmente Brendan Fraser al Beverly Hills Hotel. L’attore rimase così sconvolto da ritirarsi dalle scene negli anni successivi. Fraser chiese delle scuse formali a Berk, ma l’ammissione di colpevolezza che cercava non arrivò mai. Tant’è che l’anno scorso, quando Fraser ricevette la candidatura al tanto agonato Golden Globe disertò il palco, commentando: "Non sono un ipocrita".