Mercoledì 9 Ottobre 2024

‘Baby Reindeer’: le ultime novità sulla causa per diffamazione

Guai per il colosso streaming di intrattenimento, la “vera Martha” della serie tv passa all’attacco

Baby Reindeer, il cast - Crediti Ansa foto

Baby Reindeer, il cast - Crediti Ansa foto

‘Baby Reindeer’ è stato uno dei maggiori successi di Netflix. La serie tv, però, rischia di portare anche ‘dolori’ e non solo gioie per la piattaforma streaming. Colei che avrebbe ispirato la storia raccontata ha presentato una causa per diffamazione: Fiona Harvey, infatti, sostiene che il colosso di intrattenimento abbia raccontato "bugie brutali" su di lei a più di 50 milioni di spettatori in tutto il mondo.

Le ultime novità legali legate al caso ‘Baby Reindeer’

Come abbiamo anticipato, potrebbero esserci guai all’orizzonte per la realizzazione della serie tv. Netflix non è riuscito nel suo tentativo di convincere un giudice a respingere la causa per diffamazione intentata dalla donna che ha ispirato il personaggio stalker della serie di successo. “Baby Reindeer” viene presentato come “una storia vera” ma, come sottolineato dal giudice, alcuni passaggi sarebbero irreali, come la condanna per stalking della protagonista: “C'è una grande differenza tra lo stalking ed essere condannato per stalking in un tribunale".

La piattaforma streaming non intende fare un passo indietro: "Intendiamo difendere questa questione con forza e sostenere il diritto di Richard Gadd di raccontare la sua storia". Secondo quanto dibattuto in questa prima fase, a condizionare il parere del giudice anche la questione legata ad altri eventi raccontati nella serie tv ma non accaduti nella realtà. La signora Harvey afferma – tra le varie cose - di non aver perseguitato un agente di polizia, di non aver aggredito sessualmente Gadd, di non averlo aggredito violentemente in un pub spaccandogli una bottiglia in testa per cavargli gli occhi, né di aver aspettato fuori casa fino a 16 ore al giorno. Anche in questo caso, il commento giuridico ha sottolineato l’aspetto: "Ci sono grandi differenze tra il contatto inappropriato e l'aggressione sessuale, così come tra lo spintone e lo cavare gli occhi a un altro".

A influenzare il parere del giudice è proprio la scritta utilizzata per il lancio della serie tv. Se lo spettacolo teatrale originale di Gadd era stato pubblicizzato come "basato su una storia vera" - il che suggerisce che "alcuni dettagli erano probabilmente falsi" – diversamente è accaduto per la produzione Netflix. Proprio in merito a questo aspetto, Gadd – prima del rilascio - avrebbe "espresso preoccupazione" nei confronti di Netflix riguardo al presentarla semplicemente come "una storia vera".

Ma il fatto che la società sia andata avanti "suggerisce una sconsiderata negligenza nel verificare se le dichiarazioni della serie fossero false", ha motivato il giudice Klausner. In questa prima fase. Inoltre, ha sottolineato come, nel primissimo episodio, venga affermato  inequivocabilmente che era una storia vera, “invitando così il pubblico ad accettare le dichiarazioni come fatti."

Nonostante ciò, il giudice si è schierato con Netflix in alcune parti del caso della signora Harvey, respingendo le sue accuse di negligenza e colpa grave, nonché la sua richiesta di danni punitivi.

Baby Reindeer è stato un successo assoluto di pubblico e critica. Racconta la storia del barista Donny  che, dopo aver offerto un tè a una cliente, Martha, per tirarla su di morale, inizia a essere perseguitato, senza sosta, dalla donna. E la sua vita precipita in un incubo, riaprendo antichi traumi personali.