Amber Heard non ha perso il ruolo di Mera nel sequel del film 'Aquaman': a sottolinearlo è stato il portavoce dell'attrice, dopo che alcuni organi di stampa avevano pubblicato la notizia che era stata licenziata e che era stata trovata una nuova interprete per la parte della principessa guerriera di un regno sottomarino. "La fabbrica delle menzogne continua a essere quella che è stata sin dall'inizio", ha detto il portavoce: "Imprecisa, insensibile e un po' folle".
Amber Heard, la confessione choc: "Amo ancora Johnny Depp"
La presenza di Amber Heard in 'Aquaman and the Lost Kingdom' (atteso al cinema nel 2023) è diventata oggetto di pettegolezzi nel corso del processo per diffamazione intentato all'attrice dall'ex marito Johnny Depp. Un caso giudiziario che ha fatto molto rumore, ha generato una quantità di chiacchiere social e si è concluso con la condanna di Heard, riconosciuta colpevole di avere diffamato Depp quando l'ha definito un partner violento e abusivo. A un certo punto del dibattimento è stato chiamato sul banco dei testimoni Walter Hamada, capo di DC Films e produttore di 'Aquaman' e di 'Aquaman and the Lost Kingdom'. Lui ha detto che per un certo periodo si è parlato di non confermare Amber Heard per il sequel. Ha però specificato che l'ipotesi è stata presa in considerazione non per la cattiva pubblicità ricevuta dal processo, bensì per una "scarsa alchimia" fra Heard e l'attore protagonista Jason Momoa. Trascorre qualche tempo e il 14 giugno il magazine Just Jared pubblica un'esclusiva. Vi si legge che, in base a quanto raccontato da un anonimo membro della produzione, il ruolo della principessa Mera è stato sottratto ad Amber Heard e affidato a una nuova attrice. In un secondo momento il magazine ha corretto il tiro, dicendo che secondo alcune fonti Heard è ancora a bordo, ma che il suo personaggio ha poco spazio in scena. Non è stato completamente tagliato, insomma, ma la sua importanza è stata grandemente ridimensionata (nel primo 'Aquaman' è l'interesse amoroso del supereroe protagonista). Altre fonti anonime, però, continuano a sostenere che la parte è stata affidata a una diversa donna. Da qui l'intervento del portavoce di Heard, che ha negato la storia del licenziamento. Resta il fatto che la carriera dell'attrice potrebbe avere subito un brutto colpo, in seguito al processo e soprattutto alla campagna social in difesa di Johnny Depp. In questo contesto, il cinismo di una produzione milionaria potrebbe effettivamente guardare con preoccupazione all'eventuale contraccolpo sulle sorti di 'Aquaman 2' al botteghino.