Lunedì 13 Gennaio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

‘Acab’, la serie Netflix con Giallini dal 15 gennaio

Gli agenti di una squadra mobile romana sono i protagonisti della nuova serie Netflix

La serie 'Acab'

La serie 'Acab'

ACAB – la serie TV sarà disponibile a partire dal 15 gennaio su Netflix. Liberamente ispirata all’opera letteraria ‘ACAB’ di Carlo Bonini e all’omonimo film uscito nelle sale nel 2015, la serie vede il ritorno di Marco Giallini nei panni di un personaggio che ha contribuito al suo successo: Mazinga. Lo show in 6 episodi prodotto da Cattleya, è ideato da Carlo Bonini e Filippo Gravino e scritta da Filippo Gravino, Carlo Bonini, Elisa Dondi, Luca Giordano e Bernardo Pellegrini, con lo story editing di Filippo Gravino. La regia è firmata da Michele Alhaique.

ACAB, la trama

Mazinga, Marta e Salvatore fanno parte di una Squadra Mobile di Roma, rimasta orfana del suo capo gravemente ferito dopo una notte di scontri. A prendere il comando è allora Michele, espressione della polizia riformista che si scontra con i metodi e i pensieri di quella che definisce la vecchia scuola. Nel corso di un nuovo “autunno caldo”, che supera scontri e malcontento, ciascuno dei protagonisti è costretto a mettere in discussione il significato più profondo del lavoro che compie e della propria appartenenza alla squadra.

Le parole del regista

Michele Alhaique, regista dello show ha dichiarato di essersi interrogato a lungo sulla modalità ideale da utilizzare mettere al centro del racconto seriale una squadra del reparto celere. “La serialità di genere si appoggia troppo spesso a personaggi che rischiano di diventare cliché o di costruire dinamiche con tono retorico. E questa possibilità mi spaventava moltissimo. Per riuscire a evitare ciò era necessario provare a vedere cosa c’è oltre la divisa” ha dichiarato. E ha, poi, aggiunto: “I quattro protagonisti, ma di fatto l’intera squadra che raccontiamo, composta da dieci elementi, mi hanno dato la possibilità di indagare da vicino un mondo chiuso, con le sue regole, impossibili da decifrare se non avvicinandosi a piccoli passi e mettendo da parte il giudizio”. E ha poi concluso: “Qual è il limite al quale si può arrivare prima che la violenza esercitata e vissuta quotidianamente possa arrivare ad anestetizzare le emozioni? E, questo processo, è una forma di difesa inevitabile per sopravvivere in quel ruolo? Come si arriva a disumanizzare l’antagonista che si ha di fronte? La serie non si pone l’obiettivo di dare delle risposte ma proverà a portare lo spettatore dentro questo mondo affinché, attraverso le storie di questi personaggi, possa anch’esso porsi le stesse domande”.

Il cast della serie tv Netflix

Il già citato Marco Giallini torna a vestire – come era stato nel 2012 – i panni di Mazinga, un uomo all’apparenza ruvido ma molto sensibile, legato però agli antichi metodi della polizia, dove ordine e violenza camminano di pari passo. Valentina Bellè è Marta, una delle poche donne della squadra mobile, madre single di una ragazza adolescente che cerca di tenere distante dal suo ex marito con cui ha vissuto una relazione piena di alti e bassi. Salvatore, veterano e poco incline alle relazioni sociali, ha il volto di Pierluigi Giganti. Fabrizio Nardi veste, invece, i panni di Pietro, il capitano della squadra costretto a lasciare la polizia dopo un incidente che metterà in discussione tutta la sua vita. Completa il cast Adriano Giannini che diventa Michele Nobili, il nuovo Capitano, pronto a portare i suoi metodi innovativi, liberali e assolutamente anti-violenti nella squadra.