Negli ultimi anni tanta gente fa la valigia, prende un aereo e si sottopone a interventi di chirurgia estetica all’estero. Secondo Isaps (The International Society of Aesthetic Plastic Surgery), le principali destinazioni per questo tipo di turismo medico sono la Thailandia, la Turchia, la Colombia, il Messico. Tuttavia, poiché l'industria legata al comparto continua a crescere, sempre più paesi stanno diventando mete gettonate come, per esempio, la Costa Rica, rinomata soprattutto per lifting, impianti dentali e blefaroplastica. In generale le operazioni più richieste all’estero includono la mastoplastica additiva per aumentare il volume del seno, la rinoplastica per il rifacimento del naso e l’addominoplastica per quello della pancia, la liposuzione per eliminare l’adipe in eccesso e il brazilian butt lift per rimodellare il lato B, oltre al trapianto di capelli molto popolare tra gli uomini calvi.
I vantaggi
Ci sono diversi motivi per cui molte persone scelgono la chirurgia estetica all’estero. Innanzitutto, i costi più bassi: in alcuni paesi le spese possono essere significativamente inferiori rispetto a quelle dei paesi occidentali, con un risparmio che può arrivare al 50-60%. Tuttavia non c’è solo questa motivazione. Alcune nazioni, come la Corea del Sud e la già citata Turchia, sono famose per avere professionisti qualificati, specializzati nel settore di alta qualità e rinomati a livello internazionale. In alcuni posti del mondo i tempi di attesa per le procedure di chirurgia estetica possono essere più brevi rispetto a quel che accade in Occidente. Non va poi sottovalutato l’aspetto della privacy: alcuni preferiscono effettuare operazioni di chirurgia plastica per mantenere discrezione e riservatezza, evitando di essere riconosciuti o giudicati da conoscenti o familiari in patria. E, in questo modo, possono abbinare anche l’utile al dilettevole, concedendosi qualche giorno di vacanza soprattutto in mete con varie attrazioni turistiche. In certi casi si possono anche acquistare pacchetti completi che includono il volo, l’operazione e l’alloggio pre e post-operatorio. Tuttavia, si tratta di decisioni che comportano rischi e richiedono una pianificazione oculata.
Consigli
Sarebbe bene scegliere un chirurgo estetico straniero in base alle credenziali e alla fiducia, non ai costi. A meno che si sia avuta la possibilità di incontrare il medico di persona in una visita precedente e si sia potuto vedere l'ambiente chirurgico, può essere difficile sapere se ci si sentirà al sicuro e a proprio agio. Certo, possono dare un’indicazione orientativa anche le recensioni online, ma queste non sono sempre affidabili né attendibili. Un modo per identificare un professionista competente potrebbe quello di cercare tra i membri di The International Society of Aesthetic Plastic Surgery sul sito isaps.org, in base al paese dove si intende andare. Va prestata attenzione alla formazione e alle certificazioni del medico, oltre a controllare la struttura in cui dovrebbe operare. Potrebbe essere anche utile stabilire un contatto con un chirurgo estetico in Italia, per poter fare riferimento anche a questa figura al rientro, se subentrassero eventuali complicanze o se comunque fosse necessario proseguire con le cure post-operatorie. Se il prezzo o i risparmi percepiti sono i principali motivi per sottoporsi a un intervento all'estero e non ci si prende il tempo di valutare adeguatamente il chirurgo, si potrebbe mettere seriamente a rischio la propria salute. Oltretutto non è detto che la spesa per la chirurgia estetica all’estero sia sempre più bassa di quella che si profilerebbe facendo l’analoga operazione in Italia. Bisogna anche considerare, per esempio, i giorni di lavoro persi per il viaggio e il recupero, il costo del volo e del soggiorno in hotel, i potenziali costi se sono necessari trattamenti specifici dopo l'intervento e tutte le spese impreviste. Bisognerebbe avere con sé anche un amico o un familiare di fiducia per ogni evenienza.
Sicurezza
Il turismo della chirurgia plastica ha reso certi interventi più accessibili a un numero crescente di persone, ma la mancanza di dati trasparenti, l'assenza di regolamentazioni internazionali e le risorse sanitarie limitate per prendere decisioni in modo consapevole, dopo attente valutazioni, rappresentano un potenziale pericolo per la salute, soprattutto per i soggetti più vulnerabili. Infatti, le normative e gli standard di sicurezza variano da paese a paese. Ricorda che in Italia e in generale in Europa, i chirurghi plastici sono soggetti a normative statali, che regolano i dispositivi medici utilizzati e le procedure di sterilizzazione. Nel nostro Paese, per esempio, i costi sono vincolati da obblighi di legge, quindi gli interventi non possono essere eseguiti in contesti non idonei a livello igienico-sanitario, cosa che, invece, potrebbe accadere altrove.