Carnevale, tempo di dolci tipici. Soprattutto di chiacchiere, frappe, sfrappole o cenci che di si voglia. Ecco una ricetta classica derivata da quella di Pellegrino Artusi, ma le varianti locali sono poche, al più c’è un’aggiunta di scorza di arancia o di limone grattugiate, o la sostituzione del liquore con il succo di arancia, o la preferenza dell’olio per la frittura rispetto al classico strutto (che comunque è più saporito).
Chiacchiere, frappe o cenci: tanti nomi per uno stesso dolce
Ricetta chiacchiere: gli ingredienti
Dose per 4/6 persone
240 g di farina 00
20 g burro
20 g di zucchero a velo
2 uova
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
2 cucchiai di vinsanto, o di grappa o di succo di arancia olio
Per friggere o strutto q.b
Esecuzione
Mettere la farina sulla spianatoia e creare la "fontana", con la buchetta nel centro dove mettere tutti gli ingredienti. Poi impastare fino ad amalgamare il tutto, fare una palla da avvolgere per una mezz’ora in un canovaccio. Quindi stendere l’impasto un po’ per volta, spianarlo con il mattarello facendo una sfoglia sottile, oppure servirsi della macchina per la pasta (la «nonna papera»). A questo punto si possono fare strisce lunghe 15 cm. e larghe 10 cm da arricciare per formare un nastro, oppure formare dei quadrotti. In ogni caso vanno fritti nello strutto o nell’olio bollente, rigirandoli durante la cottura. Poi vanno asciugati sulla carta da cucina e, quando saranno un poco raffreddati, cosparsi con lo zucchero a velo.