Roma, 29 ottobre 2023 – Matthew Perry, il Chandler della popolarissima sitcom degli anni '90 'Friends', è morto all'età di 54 anni, apparentemente annegato in una Jacuzzi della sua casa di Los Angeles. A dare l'allarme è stato l'assistente che aveva mandato a fare una commissione per lui dopo una partita di due ore a pickleball, una specie di padel, e che al ritorno lo ha trovato esanime. Non sono state rinvenute droghe nell'abitazione dell'attore con un passato di dipendenza dagli antidolorifici, dall'alcol e dalla cocaina.
Matthew Perry era celebre in tutto il mondo per 'Friends', la sitcom di culto incentrata su sei amici ambientata a New York di cui aveva preso parte a tutti i 234 episodi spalmati su 10 stagioni girate tra il 1994 e il 2004. Il suo personaggio, Chandler Muriel Bing, figlio di una scrittrice erotica Nora Tyler Bing e di una drag queen che divorziarono quando lui aveva nove anni, era sempre tormentato. Le sue fulminanti battute sarcastiche e il vizio intermittente del fumo erano un modo per esorcizzare la delusione per i problemi famigliari, un lavoro insoddisfacente e l'incapacità di trovarsi una compagna stabile. Il ruolo gli era valso anche una nomination al Primetime Emmy nel 2002.
Figlio di genitori separati (il padre aveva abbandonato la madre quando era bambino), aveva imparato presto a usare l'umorismo per attirare l'attenzione della mamma. A 14 anni, il primo incontro con l'alcool e aver compreso che su di lui "aveva un effetto completamente diverso" rispetto agli amici. Mentre loro avevano vomitato, lui "sdraiato sull'erba" aveva percepito una sensazione di benessere: "Nulla mi dava fastidio". Da quel momento, aveva cominciato a bere e non aveva mai smesso.
Quando aveva ottenuto il ruolo di Chandler Bing, era già un alcolizzato. Anche se Perry cercava di nascondere la sua condizione, i compagni di cast (Jennifer Aniston, in particolare) erano stati "comprensivi e pazienti". "E' come i pinguini: quando uno è malato o è ferito, gli altri lo circondano e lo sostengono, gli girano intorno finché il pinguino non riesce a camminare da solo. Questo è un po' quello che il cast ha fatto per me". Cosi' Perry per anni aveva alternato riabilitazione e riprese. L'unica stagione in cui era stato sobrio per tutto il tempo era stata la nona. "E indovinate in quale fui nominato come attore migliore? Forse avrebbe dovuto dirmi qualcosa".
La dipendenza di Matthew Perry dall'alcol si era aggravato nel 1997 dopo un incidente su una moto d'acqua: a causa di alcune ferite molto dolorose, cominciò a far uso di un antidolorifico oppiaceo, il Vicodin, e in alcuni momenti arrivò a prenderne fino a 55 pastiglie al giorno. Nel 2018, quando aveva 49 anni, l'attore subì una perforazione gastrointestinale provocata proprio dall'uso estremo di oppiacei.
"Dopo due settimane di coma, ai miei familiari dissero che avevo solo il due per cento di possibilità di sopravvivere". Ce la fece, ma mentre si riprendeva e il colon guariva, l'attore dovette usare una sacca per colostomia e in quel lungo periodo, quasi un anno, si svegliò coperto delle sue stesse feci "da 50 a 60" volte. Nei mesi scorsi, quando appariva in pubblico spettinato e sovrappeso, aveva fatto temere di essere ricaduto nelle vecchie abitudini.
All'inizio della settimana, era stato avvistato in un ristorante di Los Angeles, The Apple Pan, uscito a pranzo con un'amica, scarmigliato e con un'aria abbattuta. Curioso che l'ultimo post su Instagram lo mostri immerso proprio in una vasca da idromassaggio: si rilassa di notte, con indosso le cuffie per la musica, mentre guarda la città. Accanto una didascalia. "Oh, quindi l'acqua calda che turbina ti fa sentire bene? Io sono Mattman": un riferimento che i follower hanno subito collegato al suo desiderio di interpretare Batman, il supereroe immaginario.
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