Martedì 12 Novembre 2024
MONICA GUZZI
Magazine

Il Cern si allarga: laboratori, mostre e conferenze. "Spiegheremo la scienza a tutti"

Ogni anno 500mila richieste di visite, progetto firmato da Renzo Piano per ampliare gli spazi. Si chiamerà S cience Gateway: da ottobre farà scoprire al pubblico gli esperimenti condotti nei tunnel

Il più grande acceleratore di particelle al mondo, con 27 chilometri di circonferenza a 100 metri di profondità

Il più grande acceleratore di particelle al mondo, con 27 chilometri di circonferenza a 100 metri di profondità

Ginevra, 15 agosto 2023 – Un gigante di vetro, cemento e acciaio, 200 operai e tecnici al lavoro nel cantiere e una firma prestigiosa, quella di Renzo Piano. Il progetto è ambizioso: rendere accessibile a tutti ciò che succede nei tunnel sotterranei scavati a pochi chilometri da Ginevra tra la Svizzera e la Francia dal Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, uno dei più grandi e prestigiosi laboratori scientifici del mondo.

Si chiama Science Gateway , il portale della scienza: qui dall’8 ottobre, il giorno dopo l’inaugurazione istituzionale, potranno entrare famiglie, scolaresche, curiosi o appassionati per cimentarsi in laboratori pratici e simulatori in cinque lingue (francese, inglese, tedesco, italiano e spagnolo), scoprire i segreti degli acceleratori di particelle e del bosone di Higgs, risalire in un appassionante viaggio nella materia alle origini del Big Bang, l’esplosione che 13,7 miliardi di anni fa ha dato vita al nostro universo. Discover Cern trasporterà i visitatori dietro le quinte del laboratorio, mentre Our Universe li accompagnerà in un viaggio nel tempo e attraverso il linguaggio dell’arte li guiderà fra i misteri irrisolti dell’universo.

Infine Quantum World consentirà a chiunque di sperimentare il mondo in scala più piccola. Il nuovo centro ospiterà mostre, un negozio, un ristorante e un auditorium modulabile per conferenze ed eventi fino a 900 posti: spazi collegati da un ponte a 6 metri d’altezza, fra due grandi tubi che richiamano i tunnel degli esperimenti del Cern e più di duemila metri quadrati di pannelli solari. E poi 400 alberi, tremila tra siepi e piante, all’insegna dello sviluppo sostenibile.

Patrick Geeraert, il direttore del progetto belga, cui è toccato mediare con le comunità locali “invase” dal nuovo colosso della divulgazione scientifica, coordinare il cantiere e raccogliere gli sponsor (100 milioni di franchi svizzeri sono già stati donati dai diversi partner, in testa Stellantis, fondazione Lego, Rolex, Carla Fendi e altri), misura coi suoi passi i lunghi corridoi quasi ultimati.

Molti locali non si possono fotografare, per non rovinare la sorpresa all’inaugurazione. Ma bastano un caschetto e un paio di scarpe anti infortunistiche per entrare in questo acceleratore di scienza a cielo aperto. "Ogni anno arrivano dalle 300 alle 500mila richieste di visitare il Cern – racconta Geeraert – Questa è la risposta al bisogno di divulgazione scientifica e visite scolastiche. Science Gateway sarà aperto tutto il giorno e tutti i giorni ad eccezione del lunedì. Anche le spese sono già coperte".

L’Italia è in prima fila, non solo perché Renzo Piano ha disegnato il progetto. A realizzarlo ci sono due imprese del nostro paese: Icm (Impresa costruzioni Maltauro) di Vicenza e Cimolai di Pordenone, che in associazione temporanea hanno aperto un cantiere per un appalto da 54 milioni. I lavori veri e propri sono partiti nel 2020. Nei container che ospitano il cantiere si parla solo italiano. "Da due anni qui si corre", raccontano.

Una risposta gratuita alla fame di istruzione e conoscenza, come nella filosofia del Cern. E un obiettivo dichiarato: incoraggiare i giovani a perseguire una carriera in ambito scientifico e tecnologico.

La storia del Cern del resto è una storia di progresso, la filosofia quella della scienza al servizio della pace, come scritto nella convenzione. La prima risoluzione riguardante l’istituzione di un Consiglio europeo per la ricerca nucleare fu adottata nel dicembre 1951 a Parigi, oggi conta 23 stati. La sua vocazione è la fisica fondamentale. Studiando cosa succede quando le particelle si scontrano, i fisici comprendono le leggi della natura. Gli strumenti utilizzati dal Cern sono acceleratori e rivelatori di particelle. I primi trasportano fasci di particelle ad alta energia per farli collidere con altri fasci o con bersagli fissi. I rilevatori osservano e registrano il risultato di queste collisioni.

Oggi il laboratorio europeo può vantare il famoso LHC, il più grande e potente acceleratore di particelle al mondo, un anello di 27 chilometri di circonferenza a 100 metri di profondità composto da magneti superconduttori e strutture acceleranti che aumentano l’energia delle particelle che vi circolano. Una realtà che ha permesso di mantenere le menti migliori in Europa. Qui per esempio è nato il famoso www, il web, utilizzato in origine nel Cern, tra l’89 e il 94, dallo scienziato inglese Tim Berners-Lee per rendere più rapide le informazioni tra colleghi.