Venerdì 28 Giugno 2024
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Catharina-Amalia d’Olanda, la giovane e determinata principessa della Gen Z

La primogenita del re Willem-Alexander e della regina Máxima diventerà regina dei Paesi Bassi

Crediti Ansa - Alexia, Catharina Amalia e Ariane (2017)

Crediti Ansa - Alexia, Catharina Amalia e Ariane (2017)

Amsterdam, 25 agosto 2023 – La principessa Catharina-Amalia della dinastia Orange-Nassau, che regna dal Cinquecento in Olanda, è una delle future regine europee più famose e apprezzate anche al di fuori degli ambienti reali. Stiamo parlando della primogenita del re Guglielmo-Alessandro e della regina Máxima (Máxima Zorreguieta, di origini argentine), nata il 7 dicembre 2003.  

Erede

Catharina-Amalia (nome completo, Catharina-Amalia Beatrix Carmen Victoria) è diventata erede al trono olandese nel 2013 dopo l'abdicazione di sua nonna, Beatrice dei Paesi Bassi, e l'ascesa di suo padre al trono. La principessa ha due sorelle più giovani, Alexia e Ariane. Le tre sorelle Orange-Nassau hanno un rapporto stretto tra loro. Quando erano più piccole hanno trascorso molto tempo in una tenuta di campagna circondata dal verde. La futura regina d’Olanda, infatti, ama la vita all’aria aperta, i cavalli e il tennis.  

Responsabile

Nel 2021 la principessa d’Orange (questo il suo titolo ufficiale) ha rinunciato all'indennità reale annuale di 1,6 milioni di euro che per legge le sarebbe spettata al compimento dei suoi 18 anni, nel dicembre di quell’anno. Catharina, infatti, ha spiegato che non intendeva opportuno ricevere quel denaro dal momento che aveva intenzione di prendersi un anno sabbatico prima di iscriversi all’università. In quel periodo, inoltre, si sarebbe presa una pausa anche dai doveri istituzionali in rappresentanza della Corona. La sua decisione intendeva essere anche un segno di rispetto nei confronti della grave crisi economica che i sudditi, come il resto dell’Europa e del mondo, stavano e stanno già vivendo già da qualche tempo. “Questa cosa mi mette molto a disagio, almeno fino a quando potrò offrire così poco in cambio”, ha affermato. “Voglio guadagnarmi la somma, e non riceverla per diritto acquisito”. All’inizio del 2023, insieme ai suoi genitori, la giovane ha fatto il suo primo royal tour all’estero, ai Caraibi.  

Minacce e bodyshaming

Dopo l’anno sabbatico, nell’autunno 2022 Catharina-Amalia si è iscritta all’università di Amsterdam per studiare politica, psicologia, diritto ed economia ed è andata a vivere con altri studenti in una casa. Un’esperienza comune a tante sue coetanee e a tanti suoi coetanei, da lei molto desiderata. Tuttavia, poco tempo dopo, la principessa è stata costretta a tornare alla residenza reale, dal momento che è finita nel mirino di gravi minacce di rapimento e morte da parte di un’organizzazione criminale olandese. Parallelamente, sui social, sono ripartite campagne di bodyshaming contro di lei. Già durante la prima adolescenza Catharina aveva dovuto affrontare attacchi mediatici e in Rete. È stata pure perseguitata da uno stalker, poi arrestato nel 2020.  

Impegno sociale

Inevitabilmente gli atti di bullismo che l’hanno vista coinvolta e i rischi per la propria incolumità hanno messo a dura prova l’autostima e la serenità dell’erede al trono olandese. Catharina-Amalia ha voluto parlare apertamente di un tema attuale e delicato come la salute mentale, condividendo pubblicamente il fatto che si sia sottoposta a sedute di psicoterapia, anche per sensibilizzare i sudditi rispetto a certi disagi e difficoltà che riguardano molte persone, reali e non.  

Regno ‘arcobaleno’

In un libro intitolato ‘Amalia, Duty Calls’ di Peter Rehwinkel, l’autore (ex sindaco di Naarden, politico e attivista) evidenziava che per la legislazione vigente in Olanda relativa alla famiglia reale, Catharina-Amalia non avrebbe potuto sposare una donna, se lo avesse voluto, senza essere obbligata a rinunciare al trono. Tutto ciò nonostante l’Olanda sia stato il primo Paese al mondo a legalizzare le nozze tra individui dello stesso sesso. Nei Paesi Bassi i royal wedding hanno bisogno dell’approvazione parlamentare. Il primo ministro Mark Rutte, allora, è intervenuto affermando che “il governo ritiene che l'erede possa anche sposare una persona dello stesso sesso. Il governo quindi non ritiene che un erede al trono o il re dovrebbe abdicare se desidera sposare un partner dello stesso sesso”.