Roma, 13 novembre 2024 – Sergio Castellitto annuncia le proprie dimissioni da presidente della Fondazione Centro Sperimentale di cinematografia (CSC). Nominato il 4 ottobre 2023 dall’allora Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’attore e regista giustifica la decisione con la volontà di tornarne a “fare il mio vero mestiere, che ho trascurato per più di un anno”.
Nei mesi scorsi, tuttavia, Castellitto è stato al centro di polemiche, sollevate da alcuni parlamentari di Avs, sia per il licenziamento di alcuni lavoratori del Centro sia per l’impiego di un’ingente somma di denaro in consulenze. Accuse a cui lo stesso presidente aveva risposto, spiegando di aver subito attacchi “perché ho smosso le acque”.
La lettera di dimissioni
“Avrò certamente nostalgia, ma non rimpianti, perché insieme abbiamo realizzato cose di cui essere fieri. Ho visto negli occhi di molti di voi scintille di entusiasmo per esservi sentiti apprezzati e riconosciuti nelle vostre singole competenze. E questo è sia un premio che un bel ricordo”, ha scritto Sergio Castellitto in una lettera rivolta al Centro Sperimentale di cinematografia esprimendo il proprio dispiacere per l’addio. “Vi ringrazio per tutto il tempo speso insieme e per i consigli che mi avete dato. So che continuerete a lavorare sulla stessa traiettoria con identica onestà – prosegue il regista –. Il Centro sperimentale è un luogo dove si studia, si promuove e si protegge l’arte cinematografica. Non consentite mai che diventi territorio di conquista per altri scopi. Vi voglio bene."
Giuli: “Rammarico per queste dimissioni”
Il ministro Alessandro Giuli, nel comunicare di aver ricevuto le dimissioni ‘irrevocabili’ di Sergio Castellitto, ha espresso “rammarico” per la scelta del cineasta, esprimendogli “gratitudine e stima”. “L'attività del CSC proseguirà in continuità col lavoro intrapreso dal Consiglio di amministrazione già presieduto da Sergio Castellitto", ha concluso.