Sabato 29 Giugno 2024
ANDREA SPINELLI
Magazine

Festival Usa sbarca in Toscana: il borgo strega il produttore dei big. E sul palco si rivede anche Jovanotti

Il cantante, reduce dal grave incidente in bici di un anno fa, scherza con i fan: stavo per andare verso Dio. Si è esibito durante la kermesse portata qui da Rick Rubin. Il discografico: "Folgorato da Casole d’Elsa"

Casole d’Elsa (Siena), 22 giugno 2024 – Notte dei desideri per Jovanotti l’altra sera a Casole d’Elsa. Quella di un calendario che quest’anno incrociava, in maniera abbastanza eccezionale, Solstizio d’Estate e luna piena caricandolo delle giuste promesse per tornare ad imbracciare la chitarra davanti ad un pubblico.

ovanotti sul palco della rassegna di Casole d’Elsa, nel Senese. Ad accompagnarlo alla chitarra Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion. Sotto, un momento conviviale della festa e la grande partecipazione di pubblico al concerto
ovanotti sul palco della rassegna di Casole d’Elsa, nel Senese. Ad accompagnarlo alla chitarra Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion. Sotto, un momento conviviale della festa e la grande partecipazione di pubblico al concerto

Tutto sul palco del Festival of The Sun planato dall’amico americano Rick Rubin nella cornice medievale del borgo senese per trapiantare un po’ dei suoi mondi musicali pure da questa parte d’Atlantico. "Stavo andando da Dio", ha scherzato sul palco parlando dell’incidente ciclistico a Santo Domingo in cui s’è fratturato femore e clavicola, "ma qualcuno m’ha fermato per dirmi non seguire il tunnel con la luce in fondo, ma di andare dall’altra parte". Sul palco da sagra di Piazza delle Libertà addossato alla Collegiata di Santa Maria Assunta, ’Jova’ per la sua rentrée ha puntato su un pugno di canzoni emotivamente forti come ’O vita’, ’L’estate addosso’, ’I love you, baby’, ’Sensibile all’estate’, ’Chiaro di luna’ inframezzate da una citazione da quell’’Altissima luce con grande splendore’ imparata dalle clarisse che vivono a due passi da casa sua a Cortona. Era accompagnato alla chitarra da Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion.

“Perché pure la preghiera aiuta a trovare equilibrio. In questo anno di ospedali ho approfondito la pacificazione con sé stessi, ma, non preoccupatevi, il mio prossimo album non sarà sulla meditazione". "Una bella festa, perché ho appeso le stampelle al chiodo solo da qualche giorno", l’ha definita sulla scena, chiarendo poi in privato "ancora cinque mesi di esercizi e dovrei farcela; l’obiettivo è tornare più forte di prima per l’anno prossimo, quando arriverà il tour nei palasport (Debutto il 4, 5 e 7 marzo alla Vitifrigo Arena di Pesaro, ndr). Oggi va ancora un po’ così, ma siamo sulla buona strada. E il fisiatra dice che sono tre mesi avanti rispetto alla tabella di marcia".

Tutto in un clima sospeso come quello di Casole, impreziosito dalle presenze tra il pubblico di soliti noti come Ghali, Scamarcio, Porcaroli, Ethan e Thomas dei Måneskin, La Rappresentante di Lista, Levante, Madame. "Mi sento davvero il responsabile di questa cosa", ammette Lorenzo. "Quando Rick ha accettato di produrre un mio disco, ho pensato di fare bella figura spendendo metà del budget previsto per affittargli Villa Le Rose, aristocratica dimora ad Impruneta di proprietà della famiglia Ferragamo. Il pomeriggio si lavorava, ma la mattina si andavamo in giro con l’auto alla scoperta della Toscana e dei suoi paesaggi. È stato così che Rick s’è innamorato perdutamente dei luoghi e delle loro storie, perché è facile farlo da queste parti. Mi ha detto di aiutarlo a cercare casa e l’ho accompagnato a vederne alcune tra cui la grande azienda abbandonata di circa 300 ettari nei pressi di Cotorniano che, dopo un anno di trattative, ha fatto sua. Ci abbiamo costruito pure uno studio di registrazione e gli ho fornito tutte maestranze italiane, a cominciare dal mio elettricista".

“C’è pure una chiesa che abbiamo pensato di connettere allo studio per poter registrare pure lì", aggiunge Rubin. "Niente di artefatto, però, i lavori di ristrutturazione hanno lasciato tutto così com’è stato per secoli. Una vera festa per il bambino che mi porto dentro. Ero affascinato, infatti, dall’idea di poter vivere in una casa antica, visto che in America le dimore d’epoca hanno quarant’anni". Poi è arrivata la rassegna.

“L’anno scorso Lorenzo mi ha portato all’Umbria Film Festival di Montone a conoscere Terry Gilliam, che vive lì vicino e ha contribuito ad idearlo quasi trent’anni fa, e sono rimasto incantato dall’idea del piccolo festival nel piccolo borgo che ospita anteprime cinematografiche con proiezioni per duecento persone". In una cornice come la provincia senese, fondamentale l’impronta intimista. "Quella che ti regala la soluzione di fare piccole produzioni in piccoli luoghi – dice Jovanotti –. Come accaduto ieri sera con gli Arcade Fire in forma ridotta andati in scena nella Chiesa della Collegiata per creare cultura in un contesto straordinario".