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Caravella portoghese, una donna punta in Sicilia: dimessa dopo due notti di ricovero

La bagnante è stata punta dai tentacoli del sifonoforo, e non medusa, vicino all'Isola dei Ciclopi

Caravella portoghese

Caravella portoghese

Catania, 22 luglio 2022 - Dopo due notti di ricovero è tornata a casa la donna punta da una Caravella Portoghese. La bagnante era entrata in contatto con i pericolosi tentacoli della Physalia physalis, il suo nome scientifico, vicino all'Isola dei Ciclopi, davanti ad Aci Trezza. La donna, che soffriva già di patalogie pregresse, si è sentita male dopo il bagno e in breve ha accusato cefalea, vomito, difficoltà respiratorie e un'aritmia cardiaca. Quindi era stata ricoverata al Policlinico San Marco di Catania. 

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La Caravella portoghese è erroneamente scambiata per una medusa, in realtà è un sifonoforo: non si tratta di un singolo organismo pluricellulare, ma dell'aggregazione di individui specializzati di quattro tipi diversi, chiamati zooidi, collegati e fisiologicamente integrati tra loro. I suoi tentacoli sono capaci di punture molto dolorose che lacerano anche la carne, e possono trasmettere dieci i tipi di veleno, di cui sono colme le nematocisti nei tentacoli della Caravella portoghese, e ciascun tipo di veleno è caratterizzato da un suo colore (per alcuni non sono ancora conosciuti rimedi). Inoltre la lunghezza dei suoi tentacoli, che restano velenori anche dopo che si sono staccati, può variare dai 10 ai 50 metri rendendoli difficili da invidviduare e quindi pericolosi per i bagnanti.

E' vero che nel Mediterraneo la Caravella portoghese è rara, ma c'è, e sta aumentando la sua presenza: esemplari sono stati già avvistati in Sicilia, in Sardegna, nello Stretto di Messina e nel mar Ligure. Nel 2010 ci fu anche un caso mortale: morì una donna in Sardegna, la 69enne Maria Furcas, punta nel litorale di Porto Tramatzu, nel comune di Villaputzu.