Venerdì 27 Settembre 2024
Luca Bonacini
Magazine

CANTINA PERFETTA CON LE MIGLIORI ETICHETTE AL MONDO

CALICI & CALICI

Nella penombra e nel silenzio della cantina perfetta, giacciono i vini del mito, pietre preziose di inestimabile valore da contemplare al pari di un’opera d’arte. Quali sono, con che criterio sceglierli e come conservarli? Ora è più facile saperlo. Chiara Giannotti wine & spirits expert, tra le pochissime donne banditrici d’asta dell’esclusivo mondo dei vini luxury e direttrice di Vino Tv ci ha messo quasi due anni per riunirli in una pubblicazione uscita per Rizzoli Editore «La Cantina perfetta - Grandi vini da collezione», i 70 capolavori dell’enologia mondiale che nessuno può ignorare.

«È stato difficile sceglierne solo settanta – afferma Chiara Giannotti –, alcune etichette non potevano non esserci. Ho diviso il libro in dieci capitoli che racchiudono dieci zone vitivinicole diverse del mondo, dalla preziosa Borgogna, alla Toscana, dal Piemonte, alla vecchia Europa, dal Nuovo mondo, nominando dieci esperti che mi hanno aiutato nella selezione. Questi ultimi hanno scritto una pagina di feeling sulla zona di competenza, da Armando Castagno a Thierry Desseauve, da Gianni Fabrizio a Jens Priewe, da Umberto Gambino a Massimo Billetto, Debra Meiburg, Antonio Paolini».

Un capitolo viene dedicato a come conservare e stappare i vini menzionati e una sezione racconta come disegnare la carta di una cantina da sogno, prendendo spunto da quella del Convivio di Troiani e dalle sue 4.000 etichette. «Ogni vino – prosegue la Giannotti – riporta il racconto della cantina, gli aneddoti che lo hanno reso particolare, i vitigni, l’annata perfetta, le annate migliori». Sono i Fine Wine più ricercati dai collezionisti, che rappresentano meno dell’1% del vino prodotto, ma sono i più esclusivi al mondo.

Leggende da ammirare e da bere come il Brunello di Montalcino Biondi e Santi del ’55, tra i vini migliori del secolo. Il Sassicaia del 1972 ritenuto tra i migliori Cabernet Sauvignon del pianeta. Lo Shiraz Penfolds Grange annata 1951, tra i vini più costosi al mondo, con quotazioni che sfiorano i 30.000 euro. L’Opus One di Napa Valley del 1984, il Barbaresco Riserva Asili 2007 di Bruno Giacosa, l’ineguagliabile champagne cuvée S di Salon.