Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Cannes 2018, Marcello Fonte miglior attore. Miglior sceneggiatura ad Alice Rohrwacher

L'italiano è protagonista di 'Dogman' di Matteo Garrone. 'Lazzaro felice' divide il premio con 'Three Faces' di Jafar Panahi

Roberto Benigni premia Marcello Fonte (Ansa)

Roberto Benigni premia Marcello Fonte (Ansa)

Cannes, 19 maggio 2018 – A Cannes 2018 l'Italia sorride. Alice Rohrwacher con 'Lazzaro felice' si aggiudica il premio per la miglior sceneggiatura, ex aequo con Jafar Panahi per 'Three Faces'. La miglior interpretazione maschile, invece, è quella di Marcello Fonte in 'Dogman' di Matteo Garrone. La Palma d'Oro, il premio principale, va al regista giapponese Hirokazu Kore-eda con 'Shoplifters' ('Un affare di famiglia'). Il Gran Prix va a Spike Lee per 'Blackkklansman'.

La presidente di giuria Cate Blanchett illumina la cerimonia chiusura del festival. Si parte dai 'premi minori'. La menzione speciale al corto 'On the Border' del regista Wei Shujun. La Palma d'Oro del cortometraggio va a 'All These Creatures' di Charles Williams, mentre la 'Caméra d'Or' al film 'Girl' di Lukas Dhont. Il premio per la miglior interpretazione femminile va a Samal Yeslyamova per il film 'Ayka' di Sergey Dvortsevoy. 'Aika' è una ragazza di origini orientali emigrata in Russia. Ha appena partorito ma decide di fuggire dall’ospedale, prodigandosi per tornare a lavorare mentre il suo corpo – ancora non pronto – si rifiuta, mettendola in difficoltà. Il premio alla regia va a Pawel Pawlikowski per il film 'Cold War'. La Palma d'Oro Speciale a Jean-Luc Gadard. Il padre della 'Nouvelle Vague', 87 anni, riceve il premio speciale per 'Le livre d'image', film in cinque parti che evoca in particolare la guerra e il mondo arabo, attraverso un collage di immagini (di repertorio e fiction), suoni e citazioni. La pellicola 'Capharnaum' della libanese Nadine Labaki riceve il premio speciale della giuria: il film racconta la storia di un bambino che si ribella alla vita che cercano di imporgli.

EMOZIONE ITALIANA - La gioia di Marcello Fonte, miglior attore protagonista: "Da piccolo quando ero a casa mia e pioveva solo le lamiere chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi adesso è vero ed è come essere in famiglia" dice l'attore mentre prende il premio da Roberto Benigni. "Il cinema è la mia famiglia, ogni granello della sabbia di è una meraviglia. Grazie a Matteo (Garrone, ndr) che si è fidato che ha avuto il coraggio" aggiunge emozionatissimo Fonte. Il premio della miglior sceneggiatura è un ex-aequo tra Nader Saeivar e Jafar Panahi per 'Three Faces' e l'italiana Alice Rohrwacher con 'Lazzaro Felice'. “Grazie a questa incredibile giuria - dice ritirando il premio la Rohrwacher, che del film è regista e sceneggiatrice - e a tutti quelli che hanno reso possibile questo film e che hanno creduto in questa sceneggiatura un po' bislacca".

ASIA IRROMPE SUL PALCO - L'attrice Asia Argento, protagonista del movimento #metoo, irrompe sul palco della cerimonia di chiusura del festival. "Nel '97 fui stuprata da Weinstein, avevo 22 anni e ebbi una premonizione che mai un Weinstein avrebbe avuto futuro. Dobbiamo aiutarci perché non accada mai più un tale comportamento indegno” tuona la figlia del regista Dario.

ALTRI PREMI - Il film del palermitano Stefano Savona con le animazioni di Simone Massi, 'La strada dei Samouni' (Samouni Road), presentato in Concorso alla Quinzaine des Réalisateurs, vince il Premio 'Oeil d'or' come Miglior Documentario.

UN CERTAIN REGARD – Il film 'Grans' (Border) di Ali Abbasi vince il premio di 'Un Certain Regard', la seconda sezione per importanza dopo il concorso ufficiale all'interno del festival, presieduta quest'anno da Benicio Del Toro. La pellicola svedese è una fiaba horror a tinte forti sulla diversità, con protagonista un troll affamato di vermi. 'Euforia' di Valeria Golino con Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea purtroppo non è entrata nemmeno nel palmares della sezione. Dei 18 film selezionati, 6 erano opere prime. "In questi 10 giorni siamo rimasti impressionati per la grande qualità di questi film e abbiamo scelto i 5 che particolarmente ci avevano emozionato" fa sapere la giuria. Miglior regista è invece il cineasta ucraino Sergei Loznitsa per 'Donbass'; miglior interpretazione va a Victor Polster, il giovanissimo ballerino protagonista di 'Girl' di Lukas Dhont; miglior sceneggiatura è quella di 'Sofia', firmata da Meryem Benm’Barek, giovane regista marocchina; il premio della giuria va a 'The Dead and The Others' di João Salaviza e Renée Nader Messora

LA CRITICA – Ecco i vincitori della giuria Fipresci (l'associazione mondiale dei critici cinematografici), presieduta dal francese Michel Ciment: per la competizione principale, il film premiato è il coreano 'Burning' di Lee Chang-Dong al ritorno sulla scena internazionale dopo un lungo silenzio; per 'Un Certain Regard' il film è 'Girl' del belga Lukas Dhont; tra le opere prime o seconde delle sezioni parallele (Quinzaine des Réalisateurs e Semaine de la Critique) il premio va a 'Egy Nap/Un giorno' dell'ungherese Zsofia Szilagy, al suo promettente esordio nella regia.