Roma, 16 maggio 2017 - Tanti motivi in più per seguire il Festival di Cannes, in programma da domani, 17 maggio, al 28, che quest'anno festeggia un compleanno importante, i 70 anni, e per questo si fa più denso nel programma, tra film, star ed eventi. Ecco almeno dieci buoni motivi per non perdere la rassegna per eccellenza sulla Croisette, compresi i pronostici sui favoriti.
1) TODD HAYNES: il regista di Carol torna con Wonderstruck, tra i film più attesi del Festival, tratto da una graphic novel di Brian Selznick (l'autore di Hugo Cabret). È la storia di due ragazzini di 10 anni, Ben e Rose, separati dal tempo - lui vive nel '77 lei nel '27 - ma misteriosamente connessi. Protagoniste 'invecchiate' Michelle Williams e Julianne Moore e i due giovani Oakes Fegley e Millie Simmonds.
2) NICOLE KIDMAN: se mancheranno, come ormai d'abitudine, i grandi blockbuster ad animare gli eventi, lo star system saprà farsi notare, a partire dal grande ritorno della stella delle stelle Nicole Kidman, che calcherà il red carpet ben 4 volte. Due per due film in concorso - L'Inganno e The Killing of a Sacred Deer di Yorgos Lanthimos - uno fuori concorso, How to talk to girls at parties di John Cameron Mitchell. E persino negli 'eventi' con una serie tv Top of the lake: China Girl di Jane Campion.
3) MICHAEL HANEKE: e qui si aprono i pronostici, c'è già chi gliela assegna sulla fiducia, abituati come siamo ai capolavori del regista bavarese e alla sue collezione di palme - Amour nel 2012, Il Nastro Bianco nel 2009, ma anche miglior regista per Cachè nel 2005, Grand Prix della giuria con La Pianista nel 2001. Ecco così che su Happy end, l'ultimo atteso film con l'attrice feticcio Isabelle Huppert e Jean Louis Trintignant, già si scommette: darà ad Haneke il record assoluto?
4) SOFIA COPPOLA: la regista americana torna sulla Croisette con L'inganno. Ribaltando al femminile il romanzo The Beguiled di Thomas Cullinan, già adattato da Don Siegel ne La notte brava del soldato Jonathan, la Coppola racconta la solitudine di tre donne (Nicole Kidman, Kirsten Dunst ed Elle Fanning) risvegliata dal soldato dell'Unione Colin Farrell.
5) NETFLIX: il colosso della tv via web non si fa mancare da qualche tempo anche il cinema. A Cannes ha centrato il colpo di ben due film candidati alla Palma d'oro - The Meyerowitz Stories dell'americano Noah Baumbach e Okja del sud coreano Bong Joon Ho. Le polemiche dei distributori francesi, che non hanno gradito il sostegno del festival a due opere che Netflix non intende distribuire in sala, hanno sollevato un polverone al quale il Festival ha risposto con fermezza, tenendo i due film saldamente in concorso, ma annunciando che dall'anno prossimo, per regolamento, saranno accettati solo film che prevedano anche un passaggio in sala.
6) CARNE Y ARENA: Tutto cambia del resto, se poi sulla Croisette ci sarà spazio per il cinema in realtà virtuale, con la presentazione dell'installazione del premio Oscar Alejandro Gonzalez Inarritu "Carne Y Arena (Virtually Present, Physically Invisible" dedicata ai migranti del suo Messico e al 'muro' americano. L'interesse è altissimo, si visita su prenotazione ed è già sold out i primi due giorni.
7) TWIN PEAKS: grande attesa anche per le ormai immancabili serie tv, in particolare per il ritorno 25 anni dopo di Twin Peaks di David Lynch con la terza stagione che in Italia la si vedrà dal 26 maggio su Sky Atlantic e intanto porta a Cannes Naomi Watts, Richard Chamberlain, Jim Belushi, Amanda Seyfried e la nostra Monica Bellucci accanto ai protagonisti Kyle MacLachlan, Sheryl Fenn.
8) ESORDI: tante le opere prime nel festival ma tre particolarmente attese: il primo film a 80 anni di Vanessa Redgrave, -Sea sorrow - riflessione personale sull'emergenza rifugiati, quello a 27 anni della star KRISTEN STEWART con il cortometraggio Come Swim. E quello del nostro Roberto De Paolis con Cuori puri selezionato alla Quinzaine, una storia d'amore nel territorio conflittuale della periferia.
9) RITORNI: Nel 'club' di Cannes, come si chiama in gergo la cerchia dei registi amati (e ricambiati) dal festival si va e si viene, comunque si ritorna in qualche modo: presiedendo la giuria come Pedro Almodovar, da giurato come Paolo Sorrentino o fuori concorso come Roman Polansky, che vinse nel 2002 con Il pianista e che ora 4 anni dopo Venere in pelliccia presenta D'après une histoire vraie con Eva Green, Emmanuelle Seigner, Vincent Perez.
10) L'ITALIA: L'Italia è assente dal Concorso ufficiale ma presentissima e non solo sull'affiche ufficiale del Festival in cui campeggia una giovane (e ritoccata) Claudia Cardinale. Saranno infatti ben sei i nostri film, tutti molto attesi (non solo dagli italiani): nel Certain Regard spiccano infatti il Sergio Castellitto nazional popolare di "Fortunata" con Jasmine Trinca, Stefano Accorsi e Alessandro Borghi e l'esordiente Annarita Zambrano con "Dopo la guerra" con Barbora Bobulova e Giuseppe Battiston. Nella Semaine de la Critique tornano, a quattro anni dal successo di "Salvo", i due palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, con il neogotico "Sicilian Ghost Story". Nella prestigiosa Quinzaine des Realisateurs, infine, ben tre film: il docufiction "L'intrusa" di Leonardo Di Costanzo, in cui la moglie di un camorrista si rifugia in un centro di accoglienza, il dramma sentimental-realistico "Cuori puri", opera prima di Roberto De Paolis, e "A ciambra", l'opera seconda di Jonas Carpignano che già s'era fatto notare con l'eccellente "Mediterranea".
Fuori dalla top ten ma comunque motivo per non perdersi il Festival, tutti gli eventi glamour in programma nei giorni della kermesse. Uno su tutti, il galà dell'amfAR all'Hotel du Cap il 25 maggio. Con un'attenzione particolare, ahimé, alla sicurezza, dettata dall'allarme terrorismo.