Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

I cani potrebbero individuare il cancro alla prostata con il fiuto

Secondo un nuovo studio, i cani sarebbero in grado di riconoscere la presenza del cancro alla prostata tramite i campioni di urina

Foto: kosobu / iStock

Roma, 25 febbraio 2021 - Il fiuto dei cani, si sa, può rivelarsi particolarmente utile per la salute dell’uomo: è in grado di segnalare i cali di glicemia nei soggetti diabetici e perfino la presenza del Coronavirus. E non è tutto: un recente studio sperimentale della Medical Detection Dogs ha scoperto che i cani sono capaci di rilevare la presenza del cancro alla prostata, soprattutto quando la malattia si presenta in forme più aggressive.

Scoprire il cancro tramite campioni di urina

I cani possono fiutare alcune molecole prodotte dai tessuti tumorali, ma le ricerche finora effettuate non hanno dimostrato che gli animali siano efficaci come strumento di diagnosi. Nonostante ciò, gli esperti raccomandano sempre di avvisare il medico nel caso in cui il proprio cane dovesse annusare con insistenza una determinata parte del corpo. Lo studio della Medical Detection Dogs, pubblicato sulla rivista Plos One, è quindi partito da questi presupposti, sottoponendo dei campioni di urina a due cani da fiuto. Alcuni campioni appartenevano a pazienti affetti da cancro alla prostata, altri a pazienti con altre malattie prostatiche.

Un supporto alle diagnosi mediche

I cani hanno identificato correttamente i campioni di pazienti affetti da cancro il 71% delle volte, ignorando i campioni di altri pazienti nel 73% dei casi. Gli animali hanno poi fiutato con più insistenza i campioni di urina dei pazienti con cancro alla prostata ad alta specificità, quindi più grave. Secondo gli esperti, sono risultati incoraggianti e che in caso di conferme potrebbero supportare l’esame che misura il livello nel sangue dell'antigene prostatico-specifico (PSA). Il suddetto esame (chiamato test del PSA), secondo la stragrande maggioranza dei medici, è inutile da fare tutti gli anni, dato che può indurre a cure ed esami non necessari (può rilevare false positività). Il cane non è non sarà mai il sostituto di una diagnosi medica, però potrebbe rivelarsi un supporto importante: “Il PSA può essere elevato non solo in presenza di un cancro, ma anche di altre patologie prostatiche. I cani del nostro studio sono stati in grado di distinguere il cancro da altre malattie alla prostata. Questo è estremamente incorggiante”, ha detto la dottoressa Claire Guest del Medical Detection Dogs.