Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

I cani ci parlano con gli occhi, ecco perché

L'evoluzione della specie ha modificato la fisionomia del cane in modo da comunicare simpatia

Impossibile resistere a uno sguardo così, e l'evoluzione lo sa

Impossibile resistere a uno sguardo così, e l'evoluzione lo sa

C'è una ragione precisa se lo sguardo coccoloso dei cani riesce a sciogliere il cuore di noi esseri umani: è infatti il risultato di un'evoluzione che nel corso dei secoli ha modificato l'anatomia delle sopracciglia, la posizione delle palpebre, in modo da facilitare la comunicazione fra cane e uomo attraverso una fisionomia familiare. È quanto emerge da uno studio scientifico recentemente pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. LO SGUARDO DEI CANI Sulla scorta di precedenti studi, che avevano evidenziato una particolare efficacia dello sguardo coccoloso, la psicologa Juliane Kaminski, dell'Università di Portsmouth, ha guidato un team di ricercatori nel corso di un'indagine peculiare: verificare se i muscoli facciali dei cani sono diversi da quelli del loro antenato, il lupo grigio, e se sì in quale misura riescono a trasmettere simpatia. L'ANATOMIA DELLE SOPRACCIGLIA A partire dai corpi di sei cani e quattro lupi, morti per cause naturali e donati alla scienza, è iniziata un'accurata dissezione del muso degli animali. Kaminski e colleghi hanno così scoperto alcune differenze sostanziali. Per esempio, il levator anguli oculi medialis, cioè il muscolo che anche noi umani abbiamo sopra il bulbo oculare, è risultato particolarmente sviluppato nei cani e praticamente assente nei lupi. Stessa cosa dicasi per altre fasce muscolari capaci, lavorando in sinergia, di fare muovere le sopracciglia verso l'alto e verso l'interno. I CANI LO FANNO APPOSTA? Secondo Kaminski, la diversa evoluzione dell'anatomia delle sopracciglia è collegata all'addomesticamento dei cani, processo che si ritiene sia iniziato 20mila anni fa. Non ci sono prove che l'animale contragga questi muscoli in maniera intenzionale, per intenerirci, ma è innegabile che gli esseri umani collegano quella fisionomia all'affettività che ha fatto del cane il migliore amico dell'uomo. Insomma, il vantaggio evolutivo ottenuto dalla coabitazione con gli umani avrebbe prodotto un cambiamento anatomico che rende più salda ed efficace questa simpatia. Un'ipotesi, intorno all'efficacia dello sguardo coccoloso, è che consentirebbe di esporre una grande porzione bianca del bulbo oculare e così facendo farebbe sembrare l'occhio dei cani più simile a quello degli umani. STUDI ULTERIORI In cerca di conferme, Juliane Kaminski intende condurre altre analisi su differenti razze canine: quelle prese in esame nell'indagine pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences sono pastore tedesco, labrador retriever, segugio, husky siberiano, chihuahua e un bastardo di razza mista. L'idea è ora di allargare il campo, includendo i cani di strada e alcune razze più antiche. Leggi anche: - I cani sono più rancorosi dei lupi. Lo dice la scienza - I tabloid: il principe Filippo disse a Harry di non sposare Meghan Markle - I nuovi hamburger vegetali adesso sono ancora più "carnosi"