Roma, 22 ottobre 2024 – Torna l’ora solare: tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, di dovranno spostare le lancette degli orologi di un’ora, dalle 3 alle 2 del mattino. Tutti i dispositivi con una connessione internet, come smartphone, tablet e computer, si aggiorneranno da soli. Per gli orologi senza connessione – come quelli di casa o delle auto – bisognerà intervenire manualmente.
In questo modo, tornando all’ora solare, guadagneremo un’ora di luce naturale in più al mattino, mentre la sera farà buio prima. Questo passaggio ci regala anche un'ora di sonno in più. L’ora legale tornerà in primavera: le lancette andranno nuovamente spostate in avanti di un’ora tra il 29 e il 30 marzo 2025.
Il motivo principale per cui si cambia l’ora riguarda il risparmio sul consumo di energia: il nuovo orario permetterà di sfruttare maggiormente la luce del sole e porterà anche ad un risparmio in bolletta. Secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, dal 2004 al 2023, l'ora legale ha contribuito a un risparmio complessivo di 11,7 miliardi di kWh, corrispondenti a circa 2,2 miliardi di euro. Tuttavia, negli ultimi anni, il risparmio energetico legato al cambio dell'ora è diventato meno significativo a causa dell'evoluzione dei consumi e delle fonti di energia rinnovabile.
Come ogni anno il passaggio all’ora solare porterà con sè anche alcuni effetti collaterali: può influire, ad esempio, sul nostro ritmo circadiano, causando disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione. Inoltre, può causare disagi simili a quelli del jet lag. Per attenuare questi effetti, il consiglio è quello di prepararsi gradualmente nei giorni precedenti al cambio, modificando leggermente gli orari del sonno e dei pasti.
L’utilità del cambio dell’ora è in discussione da diversi anni e molti Paesi stanno valutando l’abolizione. Il Parlamento europeo discute della possibile eliminazione dal 2018, con gli Stati membri del Nord Europa che vorrebbero mantenere l’ora solare tutto l’anno, mentre quelli del Sud – tra cui l’Italia – preferiscono l’ora legale. A oggi non è stata presa una decisione definitiva e il cambio dell'ora continua come in passato, senza una chiara indicazione di quando o se avverrà una modifica effettiva.