Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Cambio ora 2023, ecco quando si dorme di più. L’ora legale sarà abolita?

Torniamo all’ora solare, che resterà in vigore fino al 31 marzo 2024. Perché è stata introdotta l’ora legale, quali sono i vantaggi e cosa ci aspetta in futuro

Roma, 27 ottobre 2023 – Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre prossimi tornerà l’appuntamento con l’ora solare: alle 3 di notte sarà dunque necessario spostare indietro le lancette dei nostri orologi di un’ora, per riuscire così a sfruttare quante più ore di sole possibile e, di conseguenza, per ridurre i consumi di elettricità in bolletta. Il vantaggio è che domenica dormiremo un’ora in più. L’ora solare rimarrà poi in vigore fino al 31 marzo del 2024 e, come di consueto, tutte le nostre strumentazioni elettroniche si adatteranno di conseguenza in maniera del tutto automatica, senza che ci sia da parte nostra la necessità di intervenire. Diverso, evidentemente, è il discorso per i vecchi orologi. Ma vi siete mai chiesti com’è nato il cambio dell’ora? La sua storia è piuttosto interessante, ecco tutto quello che c’è da sapere a proposito.

Cambio ora - Crediti iStock Photo
Cambio ora - Crediti iStock Photo

La storia del cambio dell’ora

Tutto nasce a fine del ‘700 per volere di Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, che nel suo saggio ‘Un progetto economico per diminuire il costo della luce’, pubblicato sul Journal de Paris nel 1784, sviluppò per primo l’originale idea. L’intuizione di Franklin però non venne accolta immediatamente, ma cadde nel dimenticatoio: fu infatti necessario attendere i primi del Novecento affinché si ritornasse a parlare della possibilità di far alzare prima le persone dai loro letti per approfittare quanto più possibile della luce del sole. Nel 1907, dunque, l’inglese William Willett propose di mettere in atto questo cambiamento alla Camera dei Comuni britannica, che venne finalmente accolto nel Regno Unito ma anche in altre zone dell’Europa (Italia compresa) a partire dal 1916, un periodo di guerra in cui era fondamentale riuscire a risparmiare quanta più energia possibile. Nel nostro Paese, ad ogni modo, l’ora legale venne prima accolta e poi soppressa, più e più volte. Basti pensare al periodo della Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) quando il regime fascista riuscì addirittura ad imporre uno sfasamento orario tra Nord e Sud Italia. Per vedere il ritorno dell’ora legale “in pianta stabile” in Italia avremmo dovuto poi attendere il 1966, mentre a partire dal 1996 questa opzione è stata adottata con un calendario comune in tutta Europa.  

L’ora legale sarà abolita?

Ad oggi l’ora legale la diamo per scontata, ma è pur vero che negli ultimi anni c’è stato chi ha proposto di abolirla per sempre: il dibattito è ancora piuttosto acceso e una soluzione definitiva non è momentaneamente stata trovata. L’unica entità ad avere competenza rispetto a questa decisione, ad ogni modo, resta la nostra Unione Europea. Ma perché c’è chi è contrario? Secondo i commentatori più critici, svegliarsi prima per riuscire a risparmiare energia non sarebbe ad oggi così tanto conveniente. E questo non tanto per il gesto in sé, quanto piuttosto a causa della presenza di una moltitudine di apparecchi elettronici che utilizziamo quotidianamente e che, nel concreto, vanificano lo sforzo iniziale.