I cambiamenti climatici stanno causando uno scioglimento delle calotte glaciali della Groenlandia più veloce di quanto ritenuto finora: ormai non possiamo più farci molto e dobbiamo attenderci un significativo aumento del livello delle acque. È quanto emerge da un recente studio condotto da Michael Bevis, docente di geodinamica presso la Ohio State University.
PUNTO DI NON RITORNO PER LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI
Non è la prima volta che gli scienziati lanciano l'allarme sullo scioglimento dei ghiacciai ed è convinzione largamente diffusa che questo fenomeno sia mediamente del 50% più alto rispetto al periodo preindustriale e del 33% rispetto al XX secolo. Insomma, in questi ultimi anni il calore intrappolato nell'atmosfera ha prodotto un'accelerazione senza precedenti.
Il parere di Michael Bevis è che "l'unica cosa che possiamo fare è adattarci e scongiurare ulteriori aumenti della temperatura globale, ma ormai è troppo tardi perché l'effetto che abbiamo innescato resti privo di effetti. Assisteremo sicuramente a un innalzamento del livello delle acque: siamo testimoni del raggiungimento di un punto di non ritorno per lo scioglimento delle calotte".
GHIACCIAI CHE NEMMENO SI FORMANO
L'indagine coordinata da Bevis, e pubblicata sul magazine Proceedings of the National Academy of Sciences, ha analizzato un'area della Groenlandia generalmente poco studiata, quella sudoccidentale, nella quale non ci sono molti ghiacciai. E il punto è proprio che i ghiacciai non si formano più, o sono particolarmente ridotti, e che nel complesso è lecito sostenere che dal 2012 il tasso di perdita di ghiaccio è aumentato di quattro volte rispetto al valore del 2003.
Con le parole di Bevis: "Sapevamo di avere un grosso problema di fronte alla velocità con la quale alcuni grandi ghiacciai riversavano acqua direttamente nei mari. Ma ora riconosciamo un secondo problema: sempre più grandi quantità di ghiaccio stanno raggiungendo i mari sotto forma di fiumi che si formano in quota". Niente iceberg che si staccano e lentamente affondano, dunque, bensì iceberg che nemmeno hanno modo di crearsi, a valle.
COSA COMPORTA
È stato calcolato che se i ghiacciai della Groenlandia si sciogliessero completamente, allora il livello delle acque globali aumenterebbe di circa sette metri. Un dato devastante se teniamo conto non soltanto di patrimoni dell'umanità come Venezia, o di molte isole, ma anche del fatto che otto delle dieci città più grandi al mondo sono costiere: Tokyo, Mumbai, New York, Shanghai, Lagos, Los Angeles, Calcutta e Buenos Aires.
Circa il 40-50% della popolazione del pianeta vive in aree vulnerabili all'aumento dei mari e degli oceani: stiamo parlando come minimo di 3 miliardi di persone.
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