Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Cambiamenti climatici: vicini al punto di non ritorno per lo scioglimento dei ghiacci

Secondo uno studio condotto presso l'Ohio State University, ormai lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia non può più essere scongiurato

I ghiacci della Groenlandia

I ghiacci della Groenlandia

I cambiamenti climatici stanno causando uno scioglimento delle calotte glaciali della Groenlandia più veloce di quanto ritenuto finora: ormai non possiamo più farci molto e dobbiamo attenderci un significativo aumento del livello delle acque. È quanto emerge da un recente studio condotto da Michael Bevis, docente di geodinamica presso la Ohio State University. PUNTO DI NON RITORNO PER LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI Non è la prima volta che gli scienziati lanciano l'allarme sullo scioglimento dei ghiacciai ed è convinzione largamente diffusa che questo fenomeno sia mediamente del 50% più alto rispetto al periodo preindustriale e del 33% rispetto al XX secolo. Insomma, in questi ultimi anni il calore intrappolato nell'atmosfera ha prodotto un'accelerazione senza precedenti. Il parere di Michael Bevis è che "l'unica cosa che possiamo fare è adattarci e scongiurare ulteriori aumenti della temperatura globale, ma ormai è troppo tardi perché l'effetto che abbiamo innescato resti privo di effetti. Assisteremo sicuramente a un innalzamento del livello delle acque: siamo testimoni del raggiungimento di un punto di non ritorno per lo scioglimento delle calotte". GHIACCIAI CHE NEMMENO SI FORMANO L'indagine coordinata da Bevis, e pubblicata sul magazine Proceedings of the National Academy of Sciences, ha analizzato un'area della Groenlandia generalmente poco studiata, quella sudoccidentale, nella quale non ci sono molti ghiacciai. E il punto è proprio che i ghiacciai non si formano più, o sono particolarmente ridotti, e che nel complesso è lecito sostenere che dal 2012 il tasso di perdita di ghiaccio è aumentato di quattro volte rispetto al valore del 2003. Con le parole di Bevis: "Sapevamo di avere un grosso problema di fronte alla velocità con la quale alcuni grandi ghiacciai riversavano acqua direttamente nei mari. Ma ora riconosciamo un secondo problema: sempre più grandi quantità di ghiaccio stanno raggiungendo i mari sotto forma di fiumi che si formano in quota". Niente iceberg che si staccano e lentamente affondano, dunque, bensì iceberg che nemmeno hanno modo di crearsi, a valle. COSA COMPORTA È stato calcolato che se i ghiacciai della Groenlandia si sciogliessero completamente, allora il livello delle acque globali aumenterebbe di circa sette metri. Un dato devastante se teniamo conto non soltanto di patrimoni dell'umanità come Venezia, o di molte isole, ma anche del fatto che otto delle dieci città più grandi al mondo sono costiere: Tokyo, Mumbai, New York, Shanghai, Lagos, Los Angeles, Calcutta e Buenos Aires. Circa il 40-50% della popolazione del pianeta vive in aree vulnerabili all'aumento dei mari e degli oceani: stiamo parlando come minimo di 3 miliardi di persone. Leggi anche: - Avremo uragani sempre più potenti, colpa del cambiamento climatici - Sempre più animali velenosi a causa dei cambiamenti climatici - Abbiamo 12 anni per fermare il surriscaldamento globale