Roma, 14 agosto 2024 – Una nuova specie di calamaro vampiro è stata scoperta nel Mar cinese meridionale. Ne ha dato notizia il South China Sea Institute of Oceanology. Parliamo di un piccolo ’mostro buono’ che vive negli abissi. Quindi davvero nessuna minaccia. Dopo la specie rossa carminio, Vampyroteuthis infernalis, arriva il calamaro nero, ribattezzato Vampyroteuthis pseudoinfernalis. Ma che cosa significa scoprire una nuova specie? Lo abbiamo chiesto a Ferdinando Boero, professore di Zoologia all’università Federico II di Napoli e presidente della fondazione Dohrn.
Il professore delle meduse che ama Frank Zappa
Lo scienziato ha scoperto molte nuove specie di meduse e ne ha dedicata una al suo mito musicale, Frank Zappa (Phialella zappai Boero). L’artista a sua volta aveva scritto una canzone sul professore, Lonesome Cowboy Nando (1992).
A questo link l’attività della stazione zoologica Anton Dhorn
Calamaro vampiro, perché si chiama così
Il calamaro vampiro vive fino a due-tremila metri di profondità, dove scarseggiano luce e ossigeno. Ma perché si chiama così? No, non succhia il sangue non è pericoloso per l’uomo, si nutre di spazzatura marina, in qualche modo è uno spazzino del mare. Non ama la luce ma soprattutto ha occhi molto grandi e una membrana che unisce gli otto tentacoli. Da qui il nome sinistro.
Calamari fino a 12 metri
Tra i calamari la specie più grande conosciuta, ricorda Boero, “raggiunge i 12 metri. Li ritroviamo ad esempio negli stomaci dei capodogli, che li mangiano. A volte capita che siano spiaggiati. Nell’acquario di Montecarlo, il museo oceanografico, c’è la ricostruzione di un esemplare”.
Cosa significa la scoperta di una nuova specie
“Una nuova specie - racconta Boero a Quotidiano.net - ci dice qualcosa in più sulla diversità della vita nel nostro pianeta. Nella Bibbia il creatore dà un solo incarico ad Adamo, quello di dare il nome agli animali. Questo significa conoscere la biodiversità, ma non lo stiamo facendo. La scoperta di una nuova specie non è un evento eccezionale. Semmai l’evento eccezionale è che non conosciamo la gran parte delle specie che vivono sul globo. L’oceano copre il 70% della superficie del pianeta ma è un volume e rappresenta più del 90% dello spazio abitato dalla vita. In gran parte sconosciuto”.
Quante sono le specie che non conosciamo
“L’uomo – ricorda il professore – ha dato il nome a due milioni di specie. Si stima che nel mondo ne esistano 10 milioni, soprattutto negli abissi degli oceani. Quindi vuol dire che 8 milioni di specie non hanno ancora un nome. Abbiamo speso cifre astronomiche per esplorare la vita sugli altri pianeti rispetto a quello che investiamo per conoscere il nostro. E questo è davvero strano”.