Sabato 28 Settembre 2024
MARIA GRAZIA LEPORATI
Magazine

Brasile, sul Rio Negro per incontrare il delfino rosa

Crociera fluviale nella foresta amazzonica. Un viaggio alla scoperta del polmone verde del pianeta

Il delfino rosa in acqua

Il delfino rosa in acqua

Le Olimpiadi brasiliane hanno acceso i riflettori su Boto, il delfino rosa che vive nel Rio Negro. Infatti, uno dei 12mila tedofori che porteranno la fiaccola, Davi Souza, si è fatto fotografare mentre con una mano regge la torcia olimpica e con l'altra dà del cibo a un delfino rosa, un animale sconosciuto a tutti quelli che non sono appassionati di ecoturismo.

Per ammirarli in tutta la loro bellezza e per scoprire le leggende e i miti che circondano questi mammiferi bisogna andare in Amazzonia e risalire il Rio Negro. L’incontro con Boto merita il viaggio perché è un animale che suscita emozioni, forti sentimenti ed è bellissimo da vedere, oltre a essere un gran simpaticone  come tutti i delfini, di qualunque colore siano.

Scivolando in barca sulle acque scurissime del Rio Negro si può avvistare il delfino rosa che può raggiungere 2,5 metri di lunghezza e arrivare a pesare anche un quintale e mezzo. Quando  il suo muso sporge dall’acqua, è un momento di gioia che, solo qualche tempo fa, non veniva condivisa dagli abitanti del bacino amazzonico, che consideravano il delfino portatore di sfortuna. Uno dei miti legati al delfino rosa consiglia infatti di non guardarlo mai negli occhi: chi lo fa rischia di avere  gli incubi più terribili per il resto della vita! Ma sono i presunti poteri magici del Boto a salvaguardarlo da eventuali attacchi dell’uomo. La leggenda più famosa racconta infatti che  durante il giorno, i delfini di fiume trascorrono la loro vita tranquillamente. Al tramonto, però, si trasformano in bei giovanotti vestiti  di bianco con tanto di cappello per coprire lo sfiatatoio della testa raggiungono la riva, per sedurre le mogli e le ragazze dei villaggi locali e unirsi a loro. Prima dell’alba i dongiovanni riprendono le loro sembianze di delfini. Nel  libro Journey of the Pink Dolphins: An Amazon Quest (Chelsea Green Publishing , 2009) la scrittrice Sy Montgomery racconta di aver incontrato un indigeno che sosteneva la storia:  “…E ‘ accaduto alla cugina di un uomo del posto – ha raccontato un indigeno . Un Boto era venuto da lei una notte, con le sembianze di suo marito, ma il marito era lontano a pescare. Fecero l’amore come in un sogno . Nove mesi dopo, la donna diede alla luce il bambino…..“.

Naturalmente poi porta molta sfortuna uccidere un delfino rosa o – peggio ancora – mangiarne uno. Le popolazioni locali li considerano ancora creature sacre e li trattano quindi con particolare riverenza. Si dice che molti sciamani della foresta tropicale abbiano appreso dai delfini le loro arti magiche.

Per giocare coi delfini basta arrivare fino alla casa galleggiante di Boto a Novo Airo. dove vive protetta una comunità con 11 delfini rosa adulti e tre piccoli. Le visite iniziano ogni ora  con una presentazione di 15 minuti sui delfini rosa, seguita da 30 minuti di esperienza in acqua. I turisti stanno su  una piattaforma dove e possono guardare, toccare e accarezzare i delfini mentre vengono nutriti dai volontari (www.amaboto.com.br)

Già ma come si arriva a Nuovo Airo?

Con una indimenticabile crociera fluviale scelta fra quelle organizzate da  Mirante do Gaviao a partire da € 600 (2 giorni-1 notte a persona in camera doppia full board trasferimenti da e per Manaus inclusi (180 Km.) voli esclusi; oppure da Spedizioni Katerre a partire da € 1.290 ( 3 giorni-2 notti a persona in cabina doppia all inclusive trasferimenti da e per Manaus inclusi (180 Km.) voli esclusi. Ma la compagnia aerea Tap Portugal  (www.flytap.it) una lunga lista di offerte a prezzi più che abbordabili a partire da 550 euro.  Per tutte le info e le prenotazioni relative al soggiorno e alle crociere: Brasil Planet T.O; tel. +39 06 41294424; [email protected]; www.promobrasil.com. La navigazione sul Rio Negro, un fiume talmente grande che sembra “una mare di acqua dolce” offre la possibilità di conoscere una regione incontaminata dell’Amazzonia, remota e a tratti inesplorata, e rappresenta un’occasione davvero unica dal punto di vista naturalistico e culturale. 

Si risale la corrente su una elegante barca silenziosa dotata di cabine e di uno chef che prepara pasti deliziosi tipicamente brasiliani, mentre si avverte chiaramente la forza e la potenza della natura. Si fa trekking nella foresta amazzonica ascoltandone i suoni, con la sensazione di essere in un posto sperduto, isolato e vastissimo e si scoprono specchi d’acqua e cascatelle dai colori incredibili. Si fa il bagno con i piranha nel fiume le cui acque sono nerissime  per la massiccia presenza di acidi umici, tannini ed altre sostanze acidificanti, in parte cedute dal suolo ed in parte provenienti dalla foresta, e si va in canoa ad esplorare le igarapès, i canali che si inoltrano nella giungla, mentre nel cielo volano uccelli mai visti altrove, pappagalli e tucani variopinti. 

E si torna alla civiltà passando per Manaus, che è un gigantesco duty free.

 Un city tour permette di  visitare  il Mercato Municipale, la Piazza Heliodoro Balbi,  il Palazzo Rio Negro, e il Teatro Amazonas, simbolo del periodo d’oro del caucciù che, inaugurato il 31 dicembre 1896, fu l’opera architettonica più importante del periodo di splendore, conseguenza diretta della prosperità derivata dalla vendita del caucciù, e rappresenta un grande patrimonio artistico culturale. La Plaza de la República conserva palazzi e monumenti storici di grande valore architettonico, mentre il Palazzo Rio Negro fu residenza di un ricco commerciante fino a 1917, e in seguito sede del governo dello stato di Amazonas fino a 1996. Oggi ospita esposizioni e concerti da camera. Infine, interessante da vedere è il Mercato Municipale Adolpho Lisboa, costruito nel 1882 di fronte al Rio Negro, con un marcato stile art nouveau,  con montagne di banane e vagonate di pesce ciccioso, molto simile allo scomparso mercato Les Halles di Parigi.  E quando l’aereo decolla, si ammira dall’alto l’ultimo spettacolo, “l’incontro delle acque”. Le acque color marrone scuro del Rio Negro e quelle limacciose del Solimões si incontrano e scorrono fianco a fianco senza mischiarsi per una decina di chilometri: un fenomeno che è dovuto a vari fattori, uno dei quali è la differenza di composizione, densità e temperatura tra i due fiumi.