Martedì 5 Novembre 2024

Usa, il bosco millenario che sta morendo

Il Pando, che si trova negli Stati Uniti, è il più vecchio e uno dei più grandi organismi viventi del pianeta: non riesce però a rigenerarsi come dovrebbe

Foto: Jeffengeloutdoors.com/iStock

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All'interno della Foresta Nazionale di Fishlake, nello Utah centro meridionale (Stati Uniti), si trova uno dei più grandi organismi viventi della Terra: è noto con il nome di Pando ed è costituito da un'unica colonia di pioppo tremulo americano che si stima abbia ottantamila anni. Monitorato attentamente da scienziati naturalisti, ha dato segni di cedimento e si ritiene che stia lentamente morendo. PANDO, IL BOSCO MILLENARIO Tecnicamente parlando, il Pando è una "colonia clonale". In parole povere, gli alberi si riproducono in modo asessuato e ogni pianta nasce sostanzialmente dalla medesima rete di radici. Per questo si parla di un unico organismo vivente, che nello specifico si estende per circa 43 ettari e pesa attorno a 6.600 tonnellate. Un gigante, insomma, la cui formazione risale molto indietro nel tempo, appunto a circa ottantamila anni fa. IL PANDO STA MORENDO L'unicità del Pando ha fatto sì che fosse racchiuso in un parco nazionale e che la Western Aspen Alliance si preoccupasse di monitorarne la salute. Ed qui che giungono le cattive notizie: negli ultimi quarant'anni l'estensione del bosco è andata progressivamente riducendosi. Una parte della colpa è degli animali che si nutrono delle sue foglie, in particolare dei cervi, che lo consumano a una velocità maggiore di quella che impiega per rigenerarsi. Anche l'essere umano, però, ha le sue responsabilità. LE RESPONSABILITÀ DELL'ESSERE UMANO Il fatto è che è stato avviato un progetto di recinzione del Pando, solo che non è mai stato portato a termine e inoltre si è dimostrato inefficace, perché i cervi riescono lo stesso a superare le barriere anche là dove sono presenti. Inoltre, negli ultimi decenni è aumentata la presenza di case attorno alla Foresta Nazionale di Fishlake e questo ha prodotto un'intensa attività di caccia nei confronti di lupi e orsi, che sono predatori naturali dei cervi. Di conseguenza la popolazione di questi erbivori ha potuto aumentare in maniera sensibile. Con l'aggravante che, siccome sono ghiotti dei germogli più freschi, di fatto incidono sullo sviluppo di nuovi alberi. La ricerca che testimonia lo stato di salute del Pando è stata pubblicata sul magazine PLOS One. Leggi anche: - Come fanno i delfini a creare relazioni interpersonali? - Sempre più animali velenosi a causa dei cambiamenti climatici - Abbiamo 12 anni per fermare il surriscaldamento globale