Roberto Bolle pronto a diventare il nuovo direttore del ballo della Scala. "Sarebbe bellissimo" ammette l’étoile, che lunedì sera con il suo Viva la danza su Raiuno ha fatto il record di ascolti in prima serata, due milioni 334 mila spettatori a cui via social ha detto il suo "Grazie, grazie, grazie". Poche ore prima del suo show Roberto intervistato da Alberto Matano alla Vita in diretta ha ammesso che "guidare il ballo sarebbe sicuramente un grande onore e un privilegio perché la Scala è anche la mia casa, un teatro a cui sono legatissimo. Vedremo, potrei farci un pensiero".
La sue sono parole dette da un artista attento a misurare le parole e quindi ancora più di peso. Soprattutto per la tempistica: il prossimo anno a Milano cambierà il sovrintendente e il 30 novembre scadrà il contratto dell’attuale direttore del ballo Manuel Legris. Anche per questo in teatro l’autocandidatura del ballerino italiano più famoso al mondo qualche stupore (se non irritazione) l’ha provocata. Ancora più esplicito Bolle è stato in una videointervista a Fqmagazine in cui ha spiegato che "è vero che molti dei colleghi sarebbero contenti e me lo chiedono e sicuramente sarebbe un grande onore. Poi la Scala è la mia casa, è un teatro a cui sono legato, che conosco molto bene e quindi sarebbe una bellissima possibilità. Da valutare con i tanti impegni, ma sarebbe molto bello". Coreografo di fama, ex étoile dell’Opéra di Parigi, Legris è stato dal 2010 al 2020 direttore dello Staatsballet di Vienna, Stretto collaboratore di Dominique Meyer che lo ha voluto alla Scala. Ma ora Meyer è in partenza e come sovrintendente è in arrivo dalla Fenice Fortunato Ortombina ed è facile pensare che voglia scegliere i propri collaboratori. E Bolle, che compirà 50 anni, ha l’età giusta, e di certo l’esperienza. Alla Scala è arrivato a 11 anni come studente del corpo di ballo, a 21 anni era già primo ballerino e a 28, nel 2003, è stato nominato étoile.
La sua carriera lo ha portato in tutto il mondo ma con il teatro milanese, dove danza tutti gli anni, ha sempre mantenuto un forte legame. Legame con il teatro ma anche con i danzatori. Il primo ballerino Timofej Andrijashenko ha chiesto a Nicoletta Manni, ora étoile scaligera, di sposarlo durante uno degli spettacoli di Bolle and Friends all’Arena di Verona e i ballerini della Scala hanno avuto un ruolo anche nella rassegna Ondance che lui organizza a Milano e nei suoi spettacoli televisivi, ultimo in ordine di tempo appunto Viva la danza. Uno spettacolo realizzato grazie alla Rai e al ministero della Cultura con cui Bolle, come ha sottolineato il sottosegretario Gianmarco Mazzi, "ha saputo comunicare i grandi valori della danza, con stile elegante e proprietà di contenuti".