Stoccolma, 1 aprile 2017 - Bob Dylan ce l'ha fatta. E' andato a Stoccolma - in realtà si trovava già lì per un concerto - e ha ritirato di persona il premio nobel per la Letteratura. Dylan - raccontano un componente del suo staff e alcuni membri dell'Accademia di Svezia - è arrivato senza clamori e ha ricevuto il diploma e la medaglia nel corso di una piccola cerimonia pomeridiana in un piccolo hotel della capitale svedese alla presenza dei membri dell'Accademia e di un componente dello staff di Dylan. "È andata molto bene" e "Dylan è un uomo molto gentile", ha detto all'Associated Press Klas Ostergren, membro dell'Accademia svedese.
Il cantante-poeta, 75 anni, al secolo Robert Allen Zimmerman, ha dunque posto fine a mesi di polemiche approfittando della tappa a Stoccolma del suo tour, nel corso del quale sta lanciando un nuovo album, Triplicate, in vendita dal 31 marzo: 30 versioni di classici della canzone americana. Aveva suscitato grande scalpore il silenzio dell'artista dopo l'annuncio del premio, con la telefonata di ringraziamento all'Accademia che arrivò solo dopo due settimane. Dylan non partecipò neanche alla cerimonia ufficiale della consegna dei Nobel a dicembre, affermando in una lettera di avere altri impegni e attirandosi ancor di più le ire di alcuni membri dell'Accademia che gli diedero del maleducato ed arrogante. Fu Patti Smith, altra leggenda del rock, a cantare una canzone del menestrello sul palco. Ora il lieto fine, anche se il ritiro del premio non sarebbe stato accompagnato dalla tradizionale 'lectio magistralis'. Un intervento che Dylan ha tempo di fare entro due mesi se vorrà ricevere il compenso di 8 milioni di corone svedesi (circa 900mila euro).