Roma, 20 gennaio 2025 – Il terzo lunedì di gennaio (quest’anno cade il 20 gennaio) è comunemente conosciuto come il Blue Monday, ovvero il giorno più triste dell’anno. Credenze a parte, affrontare le nostre emozioni significa (anche) imparare a fare chiarezza dentro di noi. Cosa si intende per tristezza e quali sono le differenze rispetto alla depressione? Individuare i campanelli d’allarme potrà aiutare ad affrontare i nostri stati d’animo evitando il pericolo di cadere in una spirale sempre più opprimente.
Perché la tristezza è utile?
La tristezza è un'emozione naturale che tutti sperimentano in momenti difficili della vita. Può derivare da una perdita, da una delusione o da eventi che suscitano malinconia. Sebbene possa essere intensa, la tristezza tende a diminuire nel tempo e non interferisce in modo significativo con le attività quotidiane. Studi in psicologia delle emozioni suggeriscono che la tristezza gioca un ruolo adattativo, favorendo l’introspezione e il recupero emotivo dopo un evento negativo.
Martin Seligman, nei suoi studi, ipotizzò che alla base della depressione ci fosse quella che definì “impotenza appresa”, ovvero una reazione di rinuncia correlata all’intima convinzione che qualsiasi azione si possa intraprendere non riuscirà a modificare la situazione. Sebbene non siano mancate critiche, Seligman contribuì a una riflessione importante che resta valida ancora oggi: l’impatto che i nostri schemi mentali possono avere sul modo in cui affrontiamo la vita e le emozioni che ne derivano. Una visione pessimista può rendere più acuta la sensazione di inefficacia e scoraggiamento, trasformando l’avvilimento, giorno dopo giorno, in una vera e propria crisi.
La depressione: una condizione clinica
A differenza della tristezza, la depressione è un disturbo dell’umore che persiste nel tempo e influisce profondamente sulla qualità della vita. La American Psychiatric Association (APA) sottolinea nel DSM-5 che la depressione maggiore è caratterizzata da sintomi che includono perdita di interesse per le attività quotidiane, stanchezza persistente, difficoltà di concentrazione e pensieri ricorrenti di morte o suicidio. Fattori genetici, biologici e ambientali possono concorrere in maniera diversa allo sviluppo della depressione, una condizione complessa e multifattoriale le cui forme possono variare in maniera importante da persona a persona.
Come distinguere tristezza e depressione?
La chiave per distinguere tra tristezza e depressione è la durata e l'intensità dei sintomi. La tristezza è passeggera e legata a circostanze identificabili, mentre la depressione persiste per settimane o mesi, indipendentemente da eventi esterni. Negli ultimi anni molte ricerche si sono concentrate sul ruolo dei neurotrasmettitori. Sostanze come serotonina e dopamina in quale modo e con quali conseguenze possono influenzare l’umore e il comportamento?
Uno studio del 2022 pubblicato su Molecular Psychiatry dal titolo "The serotonin theory of depression: a systematic umbrella review of the evidence" ha messo in discussione l'idea che bassi livelli di serotonina siano la causa principale della depressione. Questa ricerca, condotta da Joanna Moncrieff e i colleghi dell’University College London, ha concluso che attualmente non vi sono prove sufficienti a supporto di tale ipotesi, sottolineando la complessità dietro le cause del disturbo.
Esprimere le emozioni per crescere
Da film come Inside Out (2015) abbiamo compreso quanto sia sbagliato negare la tristezza. Il punto fondamentale, al contrario, è imparare a esprimerla, un orizzonte in grado di aprire nuovi ponti di connessione con gli altri attraverso i nostri lati più vulnerabili.
Dal giardinaggio all’arte, dalla scrittura di un diario quotidiano alla meditazione, sono tantissimi gli strumenti da sperimentare per imparare a esprimere le emozioni. Si tratta di un allenamento a riconoscere ciò che accade dentro di noi, in profondità. Una volta compresa e liberata, la tristezza diventerà una risorsa in grado di migliorare il benessere emotivo e contribuire alla comprensione dei nostri bisogni fondamentali.
Comprendere per affrontare
Distinguere tra tristezza e depressione è il primo passo per affrontare in modo efficace il proprio stato emotivo. Non tutte le emozioni negative indicano una patologia, tuttavia riconoscere subito i segnali che richiedono attenzione può fare la differenza. Parlare delle proprie emozioni difficili con amici, familiari o professionisti è sempre un atto di cura verso se stessi. Il supporto sociale, infatti, risulta uno dei fattori protettivi più efficaci rispetto alla depressione: coltivare relazioni significative aiuta a combattere e affrontare i momenti di crisi.
Se i sentimenti di tristezza diventano opprimenti e durano a lungo, è importante non ignorarli. Rivolgersi a un professionista della salute mentale è fondamentale per ricevere una diagnosi accurata e un supporto adeguato. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la depressione è una delle principali cause di disabilità a livello globale, con oltre 280 milioni di persone affette nel 2021. Secondo i dati la depressione entro il 2030 potrebbe diventare la malattia cronica più diffusa al mondo.