Il programmatore Julian Alexander si è inventato una app di dating che si chiama 'Juliet' e sta avendo un enorme successo, grazie anche al fatto che il suo funzionamento richiama da vicino quello del sistema immaginato in un episodio della serie TV 'Black Mirror': per l'esattezza, il quarto della quarta stagione, intitolato 'Hang the DJ'.
LA DATING APP ISPIRATA A BLACK MIRROR
La trama di quell'episodio, ambientata in un futuro prossimo, ruotava attorno a una app che concedeva alle persone un tempo limitato per frequentarsi: che fossero poche ore come qualche anno, alla fine erano obbligate a lasciarsi e a incontrare un nuovo partner potenziale. E via dicendo fino a quando avveniva l'identificazione del "match made in heaven".
'Juliet' funziona in modo simile: gli iscritti alla app possono visualizzare e interagire con un solo utente alla volta e per un periodo stabilito. Dopo di che ognuno è invitato a compilare un questionario su come è andata. L'intelligenza artificiale utilizza poi questi dati per cercare un successivo accoppiamento migliore, rifinendo la ricerca a ogni nuova interazione di coppia. Con il passare del tempo, in teoria, si dovrebbe incontrare la persona giusta.
IL SUCCESSO GRAZIE A BLACK MIRROR
L'idea di avere un periodo limitato di tempo per interagire con una sola persona non è nuova, per il mondo delle app di dating. Ciò che però ha fatto la fortuna di 'Juliet' è che molti hanno notato la similarità con quanto visto in 'Hang the DJ' e ciò ha portato a migliaia di iscrizioni nel giro di un paio di settimane.
Naturalmente, migliaia di persone non sono tantissime, per questo tipo di servizio: i concorrenti più agguerriti ne calcolano a milioni (Tinder ha una cinquantina di milioni di iscritti) e per molti versi il numero è un elemento importante, se si tratta di setacciare possibili partner in cerca di quello giusto. Però 'Juliet' sta piacendo e questo l'ha trasformata nel fenomeno del momento, tanto da guadagnarsi un lungo articolo persino sul magazine Forbes.
IL TRAILER DI 'HANG THE DJ'
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