Se nel dopo-emergenza Coronavirus le compagnie fossero costrette a fare volare gli aerei con il sedile in mezzo vuoto,
i biglietti schizzerebbero alle stelle. Le tariffe in Europa potrebbero aumentare del 49%, passando
da una media di 125 euro a 185 euro. Sono le stime calcolate dalla Iata, l'associazione mondiale di categoria, che ha preso una netta posizione contraria al distanziamento sociale in aereo. Che, oltretutto, a suo dire non servirebbe a molto per ridurre il rischio di contagio a bordo.
Tariffe alle stelle
Affinché una compagnia possa operare almeno a pareggio di costi e ricavi deve centrare quello che viene definito
breakeven load factor, ossia una specifica percentuale di posti occupati
al di sotto della quale si va in perdita. In ogni aerea geografica è diverso; a livello globale il fattore medio è il 77%. L'eventuale direttiva di lasciare vuoti i posti centrali porterebbe invece il fattore di carico massimo (ossia il numero massimo posti vendibili per un volo) al 62%: molto meno di quanto servirebbe per il pareggio con le tariffe attuali. Con meno posti disponibili
le tariffe subiranno quindi impennate cospicue, dal 43% al 54% rispetto all'anno scorso a seconda delle regioni.
Basso rischio di contagio in aereo
Per scongiurare questo scenario la Iata "non supporta le misure obbligatorie di distanziamento che imporrebbero di lasciare vuoti i sedili centrali". Secondo l'associazione
il rischio di contagio in aereo è molto basso per via di diversi fattori: i passeggeri sono rivolti tutti con il viso in avanti, le poltrone agiscono da barriera divisoria, il flusso d'aria che va dall'alto al basso riduce la propagazione dei droplet, il sistema di filtraggio assicura una qualità dell'aria paragonabile a quella di una sala operatoria. Oltretutto
la larghezza media di un sedile è 50 centimetri: anche lasciandolo libero non basterebbe a garantire ai passeggeri la distanza di sicurezza minima di un metro.
Sono quindi altre le misure da adottare, dal controllo della temperatura per viaggiatori e personale, a procedure di imbarco e sbarco
che limitino i contatti fra le persone, fino eventualmente ai test rapidi per il Covid-19 e ai passaporti di immunità.
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