Biancaneve ispanica, senza principe e senza nani. Il nuovo film della Disney firmato dalla sceneggiatrice e regista del momento, Greta Gerwig, uscirà solo nel 2024 ma ha già scatenato un acceso dibattito tra chi lo accusa di aver snaturato la fiaba del 1937 in nome del “politically correct“ e chi lo saluta come la necessaria attualizzazione di una storia datata. A creare il clamore e scatenare i social media è stata una foto pubblicata dal Daily Mail delle riprese del film in Bedfordshire, Inghilterra. Nell’immagine si vede Biancaneve con il suo caratteristico mantello rosso sopra l’abito giallo e blu seguita da un gruppo di creature magiche d’ogni genere, dimensioni ed etnia. "GoWoke or GoBroke", ha scritto un utente di Twitter accusando l’industria cinematografica negli Stati Uniti di essere "succube" della cosiddetta "cultura woke", ovvero anti-razzista, pur di vendere i propri prodotti.
Ora è la protagonista, diventata famosa per aver interpretato il ruolo di Maria nel remake di West side story di Steven Spielberg, a dire la sua: "È un cartone animato di 85 anni fa e la nostra versione è la storia di una giovane donna che vive la sua vita a prescindere dal fatto che un giorno il suo principe verrà", ha dichiarato Greta Gerwig. In effetti, Biancaneve si salva da sola, senza bisogno di un uomo su un cavallo bianco per realizzare i propri sogni.