Martedì 12 Novembre 2024

Bianca Balti a Belve: "Sono stata stuprata a un rave a 18 anni"

La modella lodigiana racconta il trauma vissuto e rivela di aver provato tutte le droghe

Bianca Balti e Francesca Fagnani a Belve

Bianca Balti e Francesca Fagnani a Belve

Rivelazioni shock di Bianca Balti a Francesca Fagnani nella puntata di Belve in onda questa sera dalle 21.20 su Raidue. "A 18 anni ho subìto uno stupro. Ero a un rave, in stato di ebbrezza, non ero lucida. E' successo con un ragazzo che avevo conosciuto quella sera e che mi piaceva. Da un bacio si è passati alla violenza" ha raccontato la top model lodigiana.

Bianca Balti ha poi raccontato di non aver voluto dimenticare subito: "L'ho cercato per tantissimo tempo, andavo a tutti i rave sperando di rincontrarlo giusto per fare pace con l'idea che magari c'era una storia e non uno stupro. L'ho incontrato dopo anni quando già facevo la modella, usciva da un Sert. Mi ha fatto piacere vederlo. Nella mia mente avevo bisogno di normalizzare questa esperienza, di dire siamo amici". 

La top model con Francesca Fagnani ha parlato anche delle proprie dipendenze: "Ho provato tutte le droghe. Anche gli oppiacei". E ha aggiunto: "Ho smesso quando non ce la facevo più, quando non avevo più voglia di vivere. Quello è stato il momento più basso. Avrei voluto morire, ma siccome non ero abbastanza coraggiosa da togliermi la vita, allora ho detto proviamoci".

Durante la puntata di Belve di questa sera gli spettatori ascolteranno anche altri racconti della modella: "Subito dopo le prime sfilate, 18 anni fa, mi hanno offerto un contratto di un milione di euro, ma ho detto di no perché ho capito che potevo ottenere di meglio".

Non è mancato anche un accenno alla decisione della figlia Matilde di vivere con il padre, Christian Lucidi: "Al tempo mi stavo trasferendo a Los Angeles. Era l'ennesimo trasloco e quindi lei ha deciso di andare a vivere con il padre. Solo di recente mi ha confessato che lo aveva fatto perché voleva un po' di stabilità. Ne ho sofferto tantissimo. Però poi ti abitui anche alle cose più brutte e grazie al cielo c'è la tecnologia".