Le bacche di goji
Gli italiani hanno sempre più voglia di supercibi, una richiesta in costante aumento che ha spinto molti agricoltori a dedicarsi alla loro coltivazione. Le condizioni climatiche del nostro paese sono perfette per farne crescere diverse varietà: dall'avocado alla canapa, dal fonio al goji, si stanno diffondendo i superfood made in Italy, ricchi di sostanze nutritive e antiossidanti.
AVOCADO E SPIRULINA
Pensiamo all'avocado, ad esempio, che nonostante le sue origini esotiche è ormai coltivato anche in Italia (soprattutto nelle più calde regioni del Sud) con caratteristiche uniche al mondo: polpa burrosa e cremosa, sapore dolce e delicato e grande abbondanza di micronutrienti. Oppure alla spirulina, preziosa micro alga molto nutriente (ha un valore proteico tre volte superiore alla carne di manzo) coltivata con successo in Toscana.
OLIO DI SEMI DI CANAPA E FONIO
Considerato un ottimo antinfiammatorio naturale e antiossidante, l'olio di semi di canapa ha una elevatissima capacità nutrizionale, oltre a un sapore gradevole simile a quello delle nocciole. La canapa da cui si estrae viene coltivata soprattutto nel Trevigiano.
Il fonio è un antichissimo cereale originario dell'Africa occidentale, ricco di magnesio, calcio e zinco, nonché privo di glutine. Viene da poco coltivato anche in Italia dopo il via libera della Commissione Europea che lo ha etichettato come "novel food". È considerato un esempio di coltura sostenibile, perché ha un ridotto fabbisogno di acqua e cresce anche su terreni aridi.
BACCHE DI GOJI
Le bacche di goji, "il frutto della longevità", sono ricche di antiossidanti e rafforzano le difese immunitarie. Le piante crescono solitamente in Cina e Mongolia ad altezze molto elevate, ma da qualche anno vengono coltivate con successo in diverse zone d'Italia – e d'altra parte gli italiani sono i primi consumatori di bacche di goji in Europa. La produzione si concentra soprattutto in Calabria: nella piana di Sibari si trova la più grande azienda del continente, che raccoglie ogni anno circa 50 tonnellate di frutti.
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