Un post pubblicato il 10 marzo da Gordon Ramsay ha raccolto un numero di visualizzazioni insolitamente alto per la sua pagina Instagram: quasi un milione. Il video ritrae l'ultimo piatto aggiunto al menu del Bread Street Kitchen, uno dei ristoranti dello chef: un "arrosto vegano" su cui viene versata una colata di gravy (un sugo di solito a base di carne, ma in questo caso supponiamo a base di verdure).
Apriti cielo: vista la nota e più volte sbandierata avversione di Ramsay verso il veganesimo, e che la diatriba vegan sì-vegan no è sempre caldissima sui social, il post è stato inondato da una marea di commenti. Molti dei quali, come prevedibile, al vetriolo. Probabilmente ha contribuito anche il gusto di fare assaggiare allo chef cosa si prova a subire raffiche di improperi come quelli che lui riversa sugli sfortunati cuochi vittime della sua ira, e che lo hanno reso leggendario in programmi tv come 'Hell's Kitchen'.
Ecco un antipasto: "Venduto. Hai detto che odiavi i vegani", "Sembra un cervello putrefatto", "Ti sei rimangiato le tue parole", "Sei passato al lato oscuro", "Non provare a prendermi in giro, infame", "È un account di Gordon Ramsay finto?", "A questo piatto vegano manca giusto un po' di carne", "Gordon, cosa ti è successo?", "Pesce di aprile in anticipo", "Gordon, smettila", "Sembra il vomito del mio cane dopo che ha mangiato quello che aveva vomitato prima". E poi una sfilza di "Where's the lamb sauce" (dov'è il sugo di agnello), riferimento a un'urlata dello chef nella cucina di 'Hell's Kitchen' così celebre che è anche diventata un meme. Tuttavia, se pure il fronte degli ostili è come sempre quello più rumoroso, bisogna constatare che la maggioranza degli utenti si è schierata a favore della "concessione" vegana di Ramsay e ha espresso appezzamento verso l'arrosto senza carne. Leggi anche: - Bristol è la capitale vegana del mondo - Cornovaglia, in vacanza nella casa di Gordon Ramsay - "E se l'avocado non fosse vegano?"